La proposta shock di Tajani contro gli italo-discendenti
Antonio Tajani ha rilasciato oggi a Bruxelles delle dichiarazioni che hanno fatto sobbalzare gli italiani nel mondo. Il ministro degli Esteri, nonché vicepresidente del Consiglio, tornando a parlare dello Ius Scholae ha pronunciato alcune frasi da far venire i brividi. Secondo Tajani, infatti, occorre “rivedere la concessione della cittadinanza per Ius Sanguinis: a volte si cerca la cittadinanza per avere un passaporto italiano e comunitario per interesse e non per interesse ad essere italiani”.
Una bomba lanciata contro chi tenta da anni di mantenere vivi e di rafforzare i legami tra l’Italia e le comunità di connazionali sparse ai quattro angoli del globo. Una provocazione, probabilmente pensata per mettere in difficoltà gli alleati di governo, che indebolisce il molto lavoro fatto. Come può il MAECI portare avanti un progetto nobile come Italea e, parallelamente, essere guidato da chi vorrebbe recidere i legami affettivi e politici con 80 milioni di italo-discendenti?
La riapertura del Parlamento sarà rovente
Il titolare della Farnesina non difetta certo d’intelligenza, viene dunque da chiedersi cosa l’abbia spinto a un’uscita così deleteria. Di fronte ad affermazioni del genere, del resto, persino un tema polarizzante come lo Ius Scholae passa in secondo piano. “Parleremo della concessione della cittadinanza alla riapertura dei lavori parlamentari – ha detto il leader di Forza Italia – credo che si potrà lavorare per presentare una proposta di legge che corregga alcune cose”.
Così, mentre Tajani e le opposizioni lavorano (di comune accordo?) a concedere la cittadinanza italiana a chi compie gli studi nella penisola, si fa passare l’idea che sia possibile negarla in futuro agli italo-discendenti che vorranno farne richiesta. Nell’epoca dei diritti a tutto spiano, quelli veri, tra cui rientra senz’altro la possibilità per i discendenti degli italiani di rimanere tali, sono messi in discussione. In un domani molto prossimo sarà forse possibile per un bambino gambiano ottenere la cittadinanza solo compiendo gli studi nel nostro Paese. Per il nipote di emigrati calabresi, veneti o di qualsiasi altra parte d’Italia, invece, no. Signori e signore, ecco a voi l’ultimo capitolo del mondo al contrario.
Comments 4