Gli ebrei americani si armano per difendersi
Il conflitto a Gaza continua a produrre conseguenze in giro per il mondo. Il fronte pro-Palestina mette a rischio l’incolumità degli ebrei americani.
A New York è stato registrato un forte aumento del numero di crimini e violenze nei confronti della comunità ebraica locale. Nel solo mese di ottobre, sono stati almeno 100 gli episodi legati ai reati d’odio denunciati al dipartimento di polizia cittadino, il doppio rispetto a quelli dello scorso anno.
Un problema che in realtà sta riguardando diversi Stati americani, dove l’antisemitismo, come rivelato anche dalla FBI, è in forte aumento: proprio per questo motivo, in tutto il Paese, numerosi cittadini di origine ebraica hanno deciso di comprare armi da fuoco per proteggere le rispettive famiglie da eventuali attacchi.
Antisemita nelle università
Anche diverse prestigiose università della nazione sono diventate, loro malgrado, teatro di episodi violenti ai danni degli studenti ebrei. Presso la Columbia University di New York, in particolare, alcuni ragazzi ebrei hanno denunciato di essere stati minacciati di morte dai loro coetanei pro-Palestina, che hanno inoltre festeggiato il massacro di civili israeliani compiuto da Hamas.
Dopo le varie vicende che hanno coinvolto l’ateneo della Grande Mela, è sceso in campo anche il cantante ebreo-americano Matisyahu, che ha tenuto un concerto all’interno del campus in sostegno della comunità studentesca vittima delle aggressioni verbali delle ultime settimane. “Per molti ebrei, questo è un periodo di grande confusione”, ha dichiarato il rapper quarantaquattrenne, “immagino che la cosa che fa più paura in questo momento sia la sensazione di essere soli. Ma la cosa che più ci ispira è la sensazione di essere connessi al nostro popolo, il che è incredibile. Quando ho visto cosa stava succedendo nei campus, mi sono sentito in qualche modo connesso a tutto ciò e ho sentito il bisogno di farne parte”.
Continua l’emergenza migranti
Non è certo un periodo facile per la Grande Mela: il governo cittadino, infatti oltre a dover fare i conti con il crescente antisemitismo, continua a dover fronteggiare l’ormai insostenibile emergenza migranti. Una situazione che è diventata ancora più caotica dopo che numerosi richiedenti asilo si sono rifiutati di alloggiare con i propri figli presso il rifugio del Floyd Bennett Field, ritenuto troppo isolato e, soprattutto, lontano dalle scuole della città.
Alle persone che invece hanno deciso di restare presso la struttura in questione, sita a sud di Brooklyn, verrà offerto un servizio bus o navetta, grazie al quale potranno raggiungere Coney Island e spostarsi successivamente verso gli altri distretti della Grande Mela.
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