Mentre infiamma la crisi di Gaza l’Iran è vicinissimo alla bomba atomica
Sembra un’era geologica fa quando le principali potenze globali siglavano con l’Iran il JCPOA (acronimo per Joint Comprehensive Plan of Action). Eppure era solo il 2015. Lo scenario mondiale e mediorientale, nel mentre, è completamente cambiato. Il tentativo di rallentare la corsa di Teheran alla bomba atomica in cambio della fine delle sanzioni è stato archiviato molto in fretta. Decisiva in tal senso l’ascesa alla Casa Bianca di Donald Trump, che proprio del pugno duro contro lo Stato degli Ayatollah ha fatto un punto caratterizzante della propria politica estera.
Il resto è cronaca dei nostri giorni, con Biden che, nonostante alcune divergenze con Israele, non ha potuto rivitalizzare un accordo diventato nel mentre carta straccia. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: il Medio Oriente è in fiamme e il rischio di uno scontro diretto tra Teheran e Gerusalemme diventa ogni giorno sempre più concreto. Le minacce reciproche di questa settimana lo testimoniano in maniera evidente.
Le rivelazioni del Washington Post
A gettare nuove ombre su uno scenario già da brividi c’ha pensato il Washington Post. La testata americana, infatti, ha analizzato la relazione degli ispettori dell’AIEA, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, che a febbraio hanno visitato l’impianto nucleare di Fordow, vicino la città sacra di Qom.
L’impianto super protetto lavora a ritmi incessanti all’arricchimento dell’uranio. Sebbene i vertici della Repubblica Islamica abbiano più volte espresso la propria contrarietà all’uso della bomba atomica, Teheran starebbe facendo progressi rapidissimi. “Fordow ora è il simbolo del collasso dell’accordo nucleare” scrive non a caso il Washington Post. Prima dell’affossamento del JCPOA, la maggior parte delle centrifughe di Fordow erano fuori servizio.
Quelle attive venivano invece utilizzate per produrre isotopi finalizzati esclusivamente alle applicazioni in ambito medico e civile. Il passo indietro di Trump nel 2018 ha fatto sì che Teheran premesse sull’acceleratore. Nella speranza che il duello tra Israele e Iran non conduca loro (e noi) dritti verso il burrone.
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