Quattro anni dopo la sua scomparsa, Diego Armando Maradona continua a dominare in Italia. Non potendo più deliziare i tifosi dello Stivale e di tutto il mondo con le sue irripetibili giocate sul campo, sembra che anche dall’altra dimensione Dios abbia trovato il modo per far parlare di sé.
Il mondo intero rende omaggio a Maradona
Come riferisce il Sole 24 Ore, infatti, tra i luoghi più visitati d’Italia vi è il celebre murale che raffigura il Pibe de Oro con la maglia del Napoli, ai Quartieri Spagnoli.
Da quel maledetto giorno del novembre 2020, quando Maradona morì in Argentina, questa piazzetta sita nel cuore popolare della città partenopea è diventata un vero e proprio luogo di culto.
Ogni anno, milioni di tifosi e di turisti provenienti da tutto il mondo giungono in città per depositare un fiore, una sciarpa o una maglietta della loro squadra ai piedi del murale di quello che è universalmente riconosciuto come il calciatore più forte di tutti i tempi.
Secondo i dati raccolti dalle agenzie di viaggio, nel 2023 oltre 6 milioni di persone hanno voluto rendere omaggio al leggendario capitano della Seleccion campione del mondo e del Napoli scudettato. Ciò significa che il murale è stato il secondo luogo d’interesse più visitato d’Italia, secondo soltanto al Colosseo, e davanti ai vicini scavi di Pompei.
Il boom commerciale dei Quartieri Spagnoli
Un traguardo senza precedenti, come d’altronde è stata la carriera di Diego. Naturalmente, a differenza del monumento simbolo della capitale, per visitare l’effige di Maradona non occorre pagare alcun biglietto.
Ciò, naturalmente, non ci consente di avere a disposizione una stima definitiva sui dati delle visite. È impressionante, però, l’indotto economico che il boom del murale ha generato tra i vicoli caratteristici dei Quartieri Spagnoli.
I dati di Unioncamere/Infocamere, infatti, assicurano un incremento del 6,5% delle attività commerciali presenti nel raggio di un chilometro quadrato. C’è poco da fare: oggi come 40 anni fa, quando c’è da aiutare il popolo partenopeo, il Pibe non si tira mai indietro.
La storia del Murale
A differenza di altre effigi in giro per la città, ad opera di artisti noti in tutta Europa come Jorit, quella dei Quartieri non deve la sua fama al suo disegnatore, ma all’immagine e al ricordo del pibe de oro.
L’opera venne infatti realizzata da un giovane del posto, Mauro Filardi. Gli fu commissionata da un vecchio capo ultras in occasione della vittoria del secondo scudetto azzurro, nel 1990.
In questi lunghi 34 anni, il murale è stato restaurato soltanto due volte, nel 2016 e nel 2017.