Se pure la Statua della Libertà diventa oggetto di scontro
Da molti Trump e la sua amministrazione non sono visti come semplici avversari politici ma come l’incarnazione stessa del male. Quando la politica assurge a metafisica, del resto, è inevitabile che si perda il senso della misura. L’ultima sparata contro il tycoon viene dalla Francia, in particolare dall’europarlamentare socialista Raphaël Glucksmann. Questi ha proposto nientemeno che Parigi si riprenda la Statua della Libertà, donata nel XIX secolo per suggellare l’amicizia tra i due popoli e ideata nel centenario dell’indipendenza americana.
Ora, però, il patto sarebbe stato tradito, questa almeno la versione della sinistra transalpina, e la Statua della Libertà dovrebbe solcare l’Atlantico in senso opposto. Che l’iniziativa non abbia alcuna possibilità di concretizzarsi è evidente. Desta comunque scalpore la radicalità della richiesta, il cui intento è chiaramente simbolico. Sintomo tuttavia di un disorientamento crescente nell’Esagono, che cerca di ritagliarsi un ruolo (geopolitico e morale) mentre la barca veterocontinentale fa acqua da tutte le parti.
“Agli americani dico – ha dichiarato ieri Glucksmann – quando si decide di passare dalla parte dei tiranni, quando si licenziano i ricercatori per dimostrare la libertà scientifica, innanzitutto restituiteci la Statua della Libertà. Ve l’abbiamo donata noi ma a quanto pare la disprezzate. Allora vi dico che starà benissimo qui a casa nostra”.
Washington: “Solo grazie agli USA se la Francia non parla tedesco”
Come immaginabile, Washington non è rimasta a guardare. Il secco “no” della portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, è stato accompagnato da parole molto dure verso l’europarlamentare francese. “Il mio consiglio a questo politico di basso livello – ha replicato – è di ricordare che solo grazie agli Stati Uniti d’America i francesi ora non parlano tedesco. Dovrebbero essere molto grati al nostro grande paese”.
“Proprio perché sono pietrificato dal tradimento di quest’America – ha controreplicato l’eurodeputato transalpino – ieri ho detto che potremmo riprenderci simbolicamente la Statua della Libertà se il vostro governo non volesse più tutto ciò che rappresenta ai vostri occhi, ai nostri e al mondo. Quello è stato un campanello d’allarme. Che i media e gli attivisti MAGA siano sicuri: nessuno verrà a rubare la Statua della Libertà. La statua è vostra. Ma ciò che lei rappresenta appartiene a tutti. E se il vostro governo non è più interessato al mondo libero, allora riprenderemo la fiaccola qui in Europa”.