L’accusa di Washington contro militari israeliani
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e la sua amministrazione stanno esaminando la possibilità di imporre sanzioni su altre unità delle Forze di Difesa Israeliane (IDF) e della polizia israeliana. Le squadre in oggetto sono accusate di aver violato i diritti umani dei palestinesi nel corso delle operazioni militari di questi mesi. Queste accuse si sommano alle sanzioni che Washington sta già considerando contro il battaglione Netzah Yehuda, composto principalmente di nazionalisti ebrei ultra-ortodossi. Agenzia Nova ha riportato la notizia pubblicata dal giornale israeliano The Times of Israel, che a sua volta cita fonti statunitensi attendibili. La decisione dell’amministrazione Biden di sanzionare il battaglione Netzah Yehuda segue mesi di indagini da parte del Dipartimento di Stato riguardanti presunte violazioni dei diritti umani da parte di specifiche unità delle forze di sicurezza israeliane.
La violenza delle forze armate israeliane
Il battaglione Netzah Yehuda è stato al centro di diverse controversie in passato legate all’estremismo di destra e alla violenza contro i palestinesi. In particolare, un grande caso di sdegno è stata la morte nel 2022 di Omar As’ad, un palestinese-statunitense di 78 anni. As’ad è morto dopo essere stato arrestato, ammanettato, bendato e successivamente abbandonato in condizioni di quasi congelamento dai soldati del battaglione. Citando fonti Usa, il sito d’informazione Axios ha riferito nei giorni scorsi che le sanzioni impedirebbero il trasferimento di armi statunitensi all’unità di fanteria in gran parte ultra-ortodossa e impedirebbero ai suoi soldati di addestrarsi con le forze statunitensi o di partecipare a qualsiasi attività con finanziamenti statunitensi, secondo le leggi Leahy.
Le reazioni del governo israeliano
Le possibili sanzioni Usa al battaglione delle Idf ha provocato un’ondata di critiche da parte del governo israeliano. Il primo ministro, Benjamin Netanyahu, ha detto: “Le sanzioni non devono essere imposte alle forze di difesa israeliane. Nelle ultime settimane ho lavorato contro l’imposizione di sanzioni contro i cittadini israeliani, anche nelle mie conversazioni con alti funzionari dell’amministrazione Usa. In un momento in cui i nostri soldati combattono i mostri del terrore, l’intenzione di imporre sanzioni contro un’unità dell’esercito rappresenta il massimo dell’assurdità e un basso livello morale. Il governo da me presieduto si opporrà con ogni mezzo a queste iniziative”.
Da parte sua l’ex capo di Stato maggiore della Difesa e attualmente membro del gabinetto di guerra, Benny Gantz, ha scritto su X: “Apprezzo molto i nostri amici statunitensi, ma la decisione di imporre sanzioni a un’unità delle Idf e ai suoi soldati costituisce un pericoloso precedente e trasmette il messaggio sbagliato ai nostri comuni nemici in tempo di guerra. Intendo agire per cambiare questa decisione”.





