Al termine della ventunesima giornata della Serie A, inizia a delinearsi sempre più nettamente quello che sarà il duello per la volata scudetto. Quello che si profila, è un serratissimo testa a testa tra il Napoli di Antonio Conte, ancora al comando della classifica, e l’Inter di Simone Inzaghi, che nonostante qualche incertezza di troppo, è ancora lì. A -3 e con una gara da recuperare. Ma procediamo con ordine.
La Roma convince in casa, la Juve stende il Milan
Il ventunesimo turno di campionato ha avuto inizio a Roma, dove i giallorossi di Claudio Ranieri si riconfermano una squadra ormai nuovamente abituata a vincere in casa, al netto di un percorso disastroso in trasferta, se si escludono i pareggi con Milan e Bologna.
All’Olimpico, Dybala e compagni riescono a piegare il Genoa di Vieira con un ottimo secondo tempo, dopo una prima frazione inchiodata sull’1-1, con i gol di Dovbyk e Masini. Nella ripresa, la maggior qualità dei giallorossi ha fatto la differenza. Al 60°, El Shaarawy, man of the match, riporta in avanti la Roma, mentre 13 minuti più tardi, un monumentale Kone e il solito Dybala confezionano l’azione che porta all’autogol di Leali. Con il 3-1 al Grifone, gli uomini di Ranieri salgono al 9 posto a quota 27.
Lo spettro della lotta salvezza, oggi, sembra solo un ricordo lontano. Ora, per continuare la sua crescita, la squadra ha bisogno necessariamente di sbloccarsi in trasferta. L’ultimo successo esterno, risale ad aprile 2024.
Sprofondo rossonero
Nell’anticipo del sabato, la Juventus di Thiago Motta mette fine alla striscia interminabile di pareggi, battendo allo Stadium il Milan di Sergio Conceicao.
Dopo un primo tempo equilibrato, con entrambe le squadre che vanno vicine al gol in più occasioni, nella ripresa i rossoneri spariscono inspiegabilmente dal campo. La Vecchia Signora stavolta non si lascia sfuggire l’occasione, trovando il vantaggio al 59° con Mbangula, al suo terzo centro in A.
I bianconeri sentono l’odore del sangue, e dopo soli 5 minuti raddoppiano con il subentrato Weah. Il figlio dell’ex leggenda milanista con il mancino chiude virtualmente la gara. Con il 2-0 finale, la Juve rilancia le proprie ambizioni Champions, prendendosi il quinto posto con 37 punti, a -2 dalla Lazio.
Continua, invece, il momentaccio dell’undici milanese, ottavo a quota 31. Nonostante il cambio di allenatore, dinanzi alle prime difficoltà questa squadra continua a sciogliersi come neve al sole.
Napoli e Inter: il duello tra le regine della Serie A
Nel secondo big match del sabato, invece, il Napoli di Antonio Conte manda un messaggio forte e chiaro al campionato, andandosi a prendere i 3 punti a Bergamo, contro l’Atalanta di Gasperini. Una gara bella e vibrante fino alla fine.
I neroazzurri vanno in avanti al quarto d’ora con la stoccata di Retegui, ma tra il 27° e il 40° i partenopei la ribaltano, con Politano e McTominay. Ad inizio ripresa, Lookman con un colpo da biliardi ripristina l’equilibrio, e poco dopo è Meret a tenere in vita i suoi con un grande intervento.
Scampato il pericolo, la squadra di Conte si ricompone con grandissima personalità, ed al 78° trova il gol della vittoria con l’incornata vincente di Romelu Lukaku. Nei minuti finali la Dea non riesce a creare pericoli alla difesa azzurra.
Dopo 4 di recupero, il Napoli porta a casa una vittoria pesantissima, che fa letteralmente impazzire di gioia la città. Al ritorno a Capodichino, ad aspettare Di Lorenzo e compagni vi sono migliaia di tifosi, che ora sognano il secondo scudetto in 3 anni. Nonostante Conte predichi, giustamente, calma, questo Napoli può davvero permettersi di pensare al titolo.
L’Inter supera l’Empoli col brivido finale
Tra gli azzurri ed il tricolore, però, vi è una squadra che, nonostante qualche prestazione sotto tono, dirà la sua fino alla fine. E non potrebbe essere altrimenti, perché l’Inter di Simone Inzaghi può vantare sulla rosa più completa della Serie A, fatta eccezione forse per il reparto offensivo.
A San Siro, i nerazzurri regolano un buonissimo Empoli, che riesce a chiudere il primo tempo sullo 0-0. Al decimo della ripresa, capitan Lautaro Martinez si carica i compagni sulle spalle, e sblocca le danze. A 10 dalla fine, il raddoppio di Dumfries sembra chiudere la pratica, ma 4 minuti dopo Esposito accorcia le distanze.
A mettere definitivamente la gara in ghiaccio, ci pensa Marcus Thuram, che realizza il 3-1 finale. La vittoria tiene gli uomini di Inzaghi a 3 punti di distanza dal Napoli, con una gara ancora da recuperare.
La Lazio riparte da Verona
Torna alla vittoria, infine, la Lazio di Baroni. Dopo il KO al derby, il pari casalingo con il Como, ed il polverone mediatico generato dall’episodio del falconiere Bernabè, i biancocelesti dominano a domicilio l’Hellas Verona, imponendosi con un perentorio 3-0.
La gara si mette subito in discesa, con Gigot che apre le marcature dopo soli 2 minuti. Al ventunesimo, il raddoppio di Dia mette al sicuro il risultato. Ad inizio ripresa, il gol dell’ex Mattia Zaccagni mette il punto esclamativo alla vittoria laziale.
Nonostante un avvio di 2025 non felicissimo, gli uomini di Baroni restano lì, al quarto posto a quota 39. La lotta Champions è più aperta che mai.






Comments 1