Il Napoli di Antonio Conte continua a guidare la classifica della Serie A, dopo aver battuto la Juventus al “Maradona”, nella gara più attesa dal pubblico partenopeo.
Una partita dai due volti, interpretata meglio dai bianconeri nel primo tempo, e totalmente dominata dagli azzurri nella ripresa.
La gara del Maradona
Nei primi 45 minuti, gli uomini di Thiago Motta riescono non solo a contenere gli attacchi di Politano e compagni, ma anche a costruire le occasioni migliori. In apertura, Yildiz spreca a tu per tu con Meret, ma poco prima del duplice fischio Kolo Muani porta la Juve in avanti con una girata vincente che gli vale il gol al debutto in Italia.
Nell’intervallo, però, Motta sbaglia tutto ciò che può sbagliare, lasciando il suo numero 10 negli spogliatoi e permettendo alla squadra di abbassarsi sempre di più. Dall’altro lato del campo, invece, gli azzurri ritornano a spingere come chiede il loro indemoniato allenatore, mai fermo per tutti i 94 minuti.
Il pareggio lo firma Anguissa, dominatore totale del centrocampo, con un colpo di testa che lascia immobile Di Gregorio. A 20 minuti dalla fine, Lukaku completa la rimonta, trasformando il rigore procurato dall’indispensabile McTominay.
Nel deliro dell’ex “San Paolo”, il Napoli si riconferma capolista a quota 53 punti. La Juve, per ora, deve accontentarsi del quinto posto, con 37 punti all’attivo. Troppo poco per una squadra di questo livello.
Bene Atalanta e Roma, caos a San Siro tra Conceicao e Calabria
Torna alla vittoria l’Atalanta di Gasperini. Dopo il KO interno con il Napoli, la Dea fatica ma alla fine riesce a spuntarla a Como, dove gli uomini di Fabregas vanno solo vicini al colpaccio. Sono i padroni di casa a sbloccare le marcature alla mezz’ora, con il gol di Nico Paz, talento cristallino che fa già gola a diverse big. Nella ripresa, però, un indemoniato Retegui, nel momento migliore della sua carriera, regala 3 punti preziosi ai suoi con una doppietta che lo tiene in testa alla classifica cannonieri. L’Atalanta resta così al terzo posto, con 46 punti.
Vittoria e polemiche a non finire per il Milan di Conceicao, che a San Siro la spunta all’ultimo secondo sul Parma. Nei 96 minuti di gioco succede di tutto. I crociati vanno in avanti con Cancellieri, ma a fine primo tempo vengono ripresi da Pulisic. Nella ripresa, a 10 dal triplice fischio, Del Prato porta nuovamente gli ospiti in avanti. In pieno recupero, però, prima Reijnders e poi Chukwueze firmano il controsorpasso, tenendo il Milan al settimo posto. L’episodio più controverso della gara, però, si verifica dopo il fischio finale. Dopo un diverbio, Conceicao va vicinissimo a mettere le mani addosso al suo capitano, Davide Calabria, che non aveva preso benissimo la sua sostituzione. I due non sono venuti a contatto grazie all’intervento dello staff, ma l’episodio descrive al meglio il clima che si respira oggi a Milanello.
Da Udine a Udine. Nove mesi dopo la Roma torna a vincere in trasferta e lo fa proprio contro l’Udinese, l’ultima squadra battuta lontano dall’Olimpico, nell’aprile del 2024. Eppure, le premesse per l’ennesimo KO esterno si erano materializzate nuovamente al 38′, quando Lucca aveva portato in avanti i bianconeri. Nella ripresa, però, i giallorossi sono riusciti a ribaltare gli avversari con due rigori, trasformati rispettivamente da Pellegrini e Dovbyk. 3 punti che valgono il nono posto a quota 30, alla vigilia di una settimana quanto mai decisiva per la stagione. Giovedì, all’Olimpico arriva il Francoforte, per una sfida da dentro/fuori in Europa League. Domenica, sarà la volta del Napoli. Mercoledì, invece, c’è un quarto di finale di Coppa Italia da giocare a San Siro con il Milan.
L’Inter c’è: duello con il Napoli per la conquista della Serie A
Da Lecce, arriva la risposta forte e chiara dell’Inter campione d’Italia al Napoli capolista. I neroazzurri non hanno alcuna intenzione di abdicare, e la prestazione del “Via del Mare” né è l’ennesima dimostrazione. Su un campo ostico, gli uomini di Inzaghi dominano gli avversari imponendosi per 4-0. In gol Frattesi, che spegne le voci di mercato, Lautaro, Dumfries e Taremi (rig.). I campioni in carica restano a -3 dagli azzurri, in attesa di recuperare la gara di Firenze. La prossima settimana, Martinez e compagni saranno chiamati all’esame derby.
Cade in casa la Lazio di Baroni, sopraffatta da una Fiorentina splendida per almeno 45 minuti. Nei primi 18, i Viola volano sul 2-0 con Adli, che segna un gran gol in spaccata, e con il colpo di testa di Beltran. Nella ripresa, la Lazio attacca a testa bassa, trovandosi davanti un insuperabile De Gea. Il gol della speranza arriva al 92′, con Marusic. Proprio all’ultimo respiro, il sinistro di Pedro colpisce il palo interno, attraversa l’intera linea di porta e termina fuori. I biancocelesti restano al quarto posto a quota 39, mentre la Fiorentina sale a 36 lunghezze e rilancia la sua corsa all’Europa che conta.
Comments 1