Landini: “Ingiustizie hanno raggiunto un livello non più sopportabile”
Mentre la penisola è alle prese con l’ennesimo sciopero indetto da Cgil e Uil, Maurizio Landini sceglie di alzare i toni. Legittimo, per carità, criticare la manovra del governo, ci mancherebbe. Viene al contempo da chiedersi dove fosse cotanta combattività da parte dei sindacati negli anni dell’austerità e dei governi tecnici. Ad ogni modo eccoci qua: con manifestazioni e cortei in tutte le città italiane e Landini che vuole alzare l’asticella della contrapposizione politica.
“Il governo vuole mettere in discussione il diritto di sciopero”, ha scandito il segretario della Cgil da Bologna. “Mi sembra chiaro che c’è stato un tentativo esplicito di mettere in discussione questo diritto. Tra l’altro è in discussione in Parlamento un decreto, che viene chiamato decreto sicurezza, e noi chiediamo che sia ritirato, che vuole far diventare un reato lo sciopero, i blocchi stradali, l’occupazione delle fabbriche quando chiudono. È chiaro che siamo di fronte al tentativo serio di una svolta autoritaria che mette in discussione la libertà di esistere e la libertà delle persone”.
“È ora di rivoltare il Paese come un guanto – ha dunque annunciato Landini – Le ingiustizie hanno raggiunto un livello non più sopportabile“.
Tajani e Salvini contro il segretario della Cgil
A rispondere al leader della Cgil c’ha pensato Antonio Tajani. Il vicepremier e ministro degli Esteri ha definito “linguaggio fondamentalista” quello di Landini. “Un sindacalista dovrebbe parlare di diritti dei lavoratori – ha commentato l’esponente azzurro parlando alla Coldiretti – Bisogna sempre usare buonsenso e un linguaggio che serva a risolvere i problemi, non a incendiare le piazze. Capisco la propaganda, per questo dico che è più un linguaggio da politico che da difensore dei lavoratori”.
Nei giorni scorsi, del resto, anche Matteo Salvini si era scagliato contro la mobilitazione ad oltranza promossa da Landini. “Da quando si è insediato il governo c’è più di uno sciopero al giorno” aveva spiegato l’altro vicepremier e ministro delle Infrastrutture. “Mai stati negli ultimi sette governi così tanti scioperi – ha continuato il leader del Carroccio – Questi sono i numeri: 949 scioperi effettuati da quando c’è questo governo. Mi sembra che qualcuno faccia politica, a partire da Landini che sarà il prossimo candidato al Parlamento, immagino della sinistra: libero di farlo, ma non sulla pelle di 60 milioni di italiani”.
Così, mentre il centrosinistra prova a riaccreditarsi presso i lavoratori, Landini sembra intenzionato a giocarsi la sua partita. La speranza è che il conto non venga presentato proprio a chi a lavoro ci va ogni giorno.
Comments 1