San Nicola torna dai “suoi” italoamericani
Quella che ci apprestiamo a raccontare oggi è una piccola grande storia che unisce il Cilento agli Stati Uniti. Una notizia, a quanto ci risulta data in anteprima da Stile TV, di cui è impossibile non innamorarsi all’istante. Questa ha per protagonista una piccola statua di San Nicola, realizzata all’inizio del Novecento a Castelcivita, in provincia di Salerno, di cui San Nicola è appunto il patrono.
La statua era destinata alla comunità italiana a Chicago, in Illinois, dove divenne per anni oggetto di venerazione da parte dei nostri connazionali. Con la secolarizzazione dilagante, anche quello che era un simbolo tanto amato dagli italo-americani finì nel dimenticatoio. Forse fu un sacerdote a sbarazzarsene, fatto sta che sparì per diverso tempo.
La memoria però non svanì del tutto. Alcuni cilentani residenti in New Jersey hanno infatti condotto delle ricerche, fino a trovare la statua in vendita su un sito di e-commerce specializzato in articoli religiosi. Durante la sua misteriosa assenza, infatti, era diventata di proprietà di una società con sede ad Atlanta, in Georgia.
Trovarla, tuttavia, non bastava: occorreva farla ritornare proprietà di quegli italo-discendenti che non avevano dimenticato il loro santo. Ecco dunque che la statua di San Nicola è stata acquistata e fatta restaurare dai fedeli della parrocchia della Madonna del Carmine a Newark, dove ha trovato una collocazione adeguata.
Un viaggio lungo, dunque, quello di San Nicola, che è però potuto tornare finalmente a casa. L’entusiasmo, ovviamente, non ha pervaso solamente gli italiani in America ma anche la comunità cilentana e castelcivitese. Una notizia che la dice lunga sull’importanza delle radici e sull’attaccamento dei nostri connazionali alle proprie origini. Un monito per chi vorrebbe mettere in dubbio il diritto di decine di milioni d’italo-discendenti ad ottenere la cittadinanza. “Le radici profonde non gelano” direbbe uno che italiano non era.





