Smentito accordo tra governo e SpaceX
Molte le ricostruzioni seguite all’incontro tra Meloni e Trump a Mar-a-Lago. Una di queste, pubblicata da Bloomberg, parlava di un accordo sottoscritto tra il governo italiano e SpaceX, la società di Elon Musk. L’ammontare del contratto, secondo il sito americano, sarebbe stato di 1,5 miliardi e avrebbe riguardato l’uso da parte del nostro Paese del sistema di comunicazioni satellitari Starlink.
Una notizia verosimile visti i rapporti sempre più stretti tra il magnate sudafricano e la leader di Fratelli d’Italia. Tale ricostruzione, tuttavia, è stata fermamente smentita da Palazzo Chigi, che in una nota pubblicata pochi minuti fa ha definito “ridicola” l’indiscrezione secondo cui tale argomento sarebbe stato trattato nell’incontro con Trump in Florida.
“La Presidenza del Consiglio – si legge – smentisce che siano stati firmati contratti o siano stati conclusi accordi tra il Governo italiano e la società SpaceX per l’uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink. Le interlocuzioni con SpaceX rientrano nei normali approfondimenti che gli apparati dello Stato hanno con le società, in questo caso con quelle che si occupano di connessioni protette per le esigenze di comunicazione di dati crittografati”.
“La stessa Presidenza del Consiglio smentisce ancora più categoricamente, considerandola semplicemente ridicola, la notizia che il tema di SpaceX sia stato trattato durante l’incontro con il Presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump”.
Le proteste del PD
La smentita categorica arriva dopo che il Partito Democratico aveva chiesto chiarimenti. “È notizia di queste ore – recita un comunicato redatto dai dem Boccia, Braga e Zingaretti – la possibile conclusione di un contratto pluriennale di 1,5 miliardi di euro a favore di Elon Musk e della sua SpaceX-Starlink per una serie di servizi di telecomunicazione a favore del Governo”.
“Parliamo di ingenti risorse pubbliche – prosegue la nota – pari a quelle impegnate negli investimenti a banda ultra larga nel PNRR, che regaleremmo a una società satellitare le cui performance sono inferiori ai target europei fissati al 2030. Siamo di fronte a notizie inquietanti ed è necessario che il governo venga al più presto in Parlamento a chiarire le scelte che vengono fatte riguardo temi così delicati”.
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