Giorgia Meloni ha incontrato il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump nella sua residenza di Mar-a-Lago. Dopo circa cinque ore dal suo arrivo a Palm Beach, la premier è risalita sul volo che la sta riconducendo a Roma. Il faccia a faccia è avvenuto cinque giorni prima dell’appuntamento già programmato con l’attuale presidente Joe Biden in occasione della sua visita a Roma ed al Vaticano.
Il caso Sala in cima all’agenda?
Sul tavolo di Meloni e Trump una fitta agenda, non priva di nodi da sciogliere: dalla guerra in Ucraina alla situazione in Medio-Oriente, con il caso di Cecilia Sala da risolvere nel miglior modo con una soluzione accettabile per tutte le parti in causa.
Da Trump e Rubio parole di elogio per Meloni
Il tycoon ha introdotto alla stampa la prima premier donna d’Italia dicendo: ”Questo è un momento eccitante! Sono qui con una fantastica donna, il Primo Ministro dell’Italia. Questa donna sta sorprendendo tutti e sta avendo un grosso impatto positivo sull’Europa. Ora stiamo andando andando a cenare assieme”.
Il futuro Segretario di Stato Marco Rubio, presente all’evento, ha parlato di Giorgia Meloni come di “un grande alleato ed un forte leader”.
Il Primo Ministro Italiano non potrà, per improrogabili impegni, partecipare alla cerimonia dell’insediamento di Trump, a cui era stata invitata. Per questo ha voluto effettuare questa visita lampo per discutere temi caldi, prima ancora del 20 gennaio. A ciò si aggiunge l’urgenza della vicenda Sala, con gli Usa decisivi per uscire dallo stallo con l’Iran.
La visita di Giorgia Meloni a Trump segue quella di altri leader mondiali come Trudeau, presidente del Canada, Milei, Presidente dell’Argentina, e Orban, premier dell’Ungheria.
Il nodo giustizia che sta a cuore a Meloni e Trump
Nel corso della cena a Mar-a-Lago, il leader repubblicano ha fatto vedere a Giorgia Meloni il docufilm “The Eastman Dilemma: Lawfare or Justice”, che denuncia “un sistema giudiziario sempre più politicamente motivato”, come si legge sulla pagina web della produzione. Alla proiezione erano presenti alcuni membri della futura amministrazione, tra cui, oltre al già citato Rubio, anche il Segretario al Tesoro Scott Bessent.
L’incontro tra la premier italiana e il presidente eletto americano “rafforza le speranze dei sostenitori di Meloni sulla possibilità che il primo ministro conservatore diventi l’alleato principale di Trump in Europa”, ha commentato il New York Times, secondo cui al capo di Fratelli d’Italia toccherà il non semplice compito di “mediare le tensioni” tra i leader europei e il presidente eletto, che “ha minacciato di avviare una guerra commerciale con il continente così come di ridurre il sostegno ad alcuni Paesi della Nato e all’Ucraina nella guerra contro la Russia”.
Per il Nyt, che ha citato una fonte informata, Meloni “ha premuto in modo aggressivo” per sbloccare il rilascio di Cecilia Sala.
“Ha davvero preso d’assalto l’Europa”. Questo il commento che Donald Trump avrebbe fatto sull’ospite, stando a quanto ha riferito su X il giornalista del Wall Street Journal, Alex Leary.
Le parole del capogruppo Galeazzo Bignami
Grande soddisfazione è stata espressa dai vertici di FdI. “La visita del nostro Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al Presidente americano eletto, ha una evidente rilevanza sul piano internazionale. La volontà di Donald Trump di ospitarla nella sua residenza, tra primi capi di Stato e di governo degli altri Paesi e le parole che le ha riservato confermano il riconoscimento del ruolo chiave che Giorgia Meloni ha saputo costruire nei rapporti tra l’Italia e gli Usa nel prossimo futuro, anche nell’interesse della Ue”, ha dichiarato Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati.
“In soli due anni di governo – ha aggiunto il capogruppo – il nostro Presidente del Consiglio ha smentito i pronostici di chi parlava di un isolamento dell’Italia legato alla sua elezione e con capacità, dedizione e determinazione, sta portando avanti a testa alta gli interessi della nostra Nazione ponendola sempre più come protagonista a livello internazionale”.
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