Trump stravince il dibattito con Biden
Trump riesce a rispondere con chiarezza e moderazione a tutte le domande, mentre Biden balbetta, parla a memoria, si mostra smarrito e spesso confuso. Per Biden, insomma, una notte da dimenticare. E forse l’ha già dimenticata, verrebbe da ironizzare. Buona performance invece per Trump, che mostra un atteggiamento più… presidenziale.
I due protagonisti finalmente faccia a faccia
Dopo essersi scambiati frecciatine per mesi, Joe Biden e Donald Trump hanno finalmente la possibilità di confrontarsi faccia a faccia. Gli sfidanti calcano alle 9.00 PM il palcoscenico della CNN, ad Atlanta, in Georgia. Meno di cinque mesi ci separano dal voto del 5 novembre. L’ottantunenne Biden ed il settantottenne Trump si sono già confrontati 4 anni fa, ma questa volta i ruoli sono invertiti ed il contesto è profondamente diverso.
I conduttori del dibattito sono Jake Tapper e Dana Bash. La durata del duello è di 90 minuti, non è previsto pubblico e i microfoni vengono attivati soltanto quando è il proprio turno, in modo da evitare continue interruzioni reciproche. Molteplici i temi trattati.
Economia
Biden attribuisce l’inflazione degli ultimi 4 anni a Trump. Secondo il presidente in carica, il suo predecessore avrebbe infatti lasciato l’economia americana in stagnazione. Ciò avrebbe reso necessari gli interventi inflattivi operati dall’amministrazione dem. Tra le accuse a Trump vi è poi quella di aver fatto levitare il debito pubblico USA abbassando le tasse ai ricchi e alle grandi aziende. Se rieletto, Biden promette di aumentare le tasse alle classi alte, senza invece toccare le tasche dei meno abbienti.
Per Trump, invece, l’economia americana era in ottima forma prima del Covid-19. Il periodo critico è stato semmai figlio delle restrizioni imposte da Biden. L’inflazione, secondo il tycoon, è dunque solo il risultato delle politiche democratiche. Il taglio alle tasse di cui viene accusato è servito al contrario per far ripartire l’economia a stelle e strisce. Una politica che ha tutta intenzione di replicare una volta tornato alla Casa Bianca.
Immigrazione
Biden sostiene che, nonostante l’altissimo numero di ingressi illegali dal confine messicano, la sua amministrazione abbia fatto un egregio lavoro nel limitarne l’impatto. L’aumento dei costi socio-sanitari provocato da un tale afflusso di migranti verrà coperto, secondo Biden, con nuove tasse ai miliardari USA.
Opposta ovviamente la visione di Trump. L’immigrazione illegale, denuncia il candidato repubblicano, è stata per 4 anni fuori controllo, provocando criminalità diffusa e minando Medicare e Social Security. Inaccettabile che, nel momento in cui i migranti illegali assorbono una parte significativa delle risorse USA (alloggiando persino in lussuosi hotel), i veterani siano costretti a vivere per strada, privi di lavoro.
Aborto
Tra i temi maggiormente polarizzanti nella società americana vi è quello dell’aborto. Secondo Biden, Trump vorrebbe un atteggiamento restrittivo sul tema. The Donald ha risposto di essere moralmente contro l’aborto, difendendo al tempo stesso la possibilità che le donne possano ricorrervi in determinati frangenti. In ogni modo, Trump chiede che siano i singoli Stati a decidere democraticamente su tale tema. L’ex presidente denuncia i casi di aborto al nono mese, come purtroppo succede in alcuni Stati della federazione.
Minoranze
Biden rivendica di aver fatto molto per la comunità afro-americana ed elenca le leggi varate in suo favore. Riconosce, al tempo stesso, di dover fare di più, punto su cui si impegna per il prossimo mandato.
Trump ha parlato invece dei suoi interventi per aiutare tutte le minoranze (compresi i latini) ad avere un lavoro e buone prospettive socio-economiche. Ha anche accusato Biden del fatto che l’immigrazione incontrollata stia togliendo il lavoro alle stesse minoranze americane.
Cambiamento climatico
Secondo il candidato dem, durante la sua presidenza è stata varata la legge sul cambiamento climatico più importante fino a quel momento, ponendo gli USA all’avanguardia. Trump ha spiegato come in realtà la legge in questione deteriori l’economia americana, penalizzando proprio le classi più fragili. Molte nazioni, continua Trump, starebbero riconsiderando le restrizioni imposte dagli accordi di Parigi. Gli USA continuano imperterriti ad autoflagellarsi, mentre Paesi come Cina, India e Russia ne approfittano.
Medio Oriente
Inevitabile che l’incendio mediorientale avesse uno spazio significativo nel duello TV. A tal proposito, Biden difende la sua proposta di un trattato di pace tra Palestinesi e Israele. Una proposta, questa, che godrebbe già dell’appoggio di Nazioni Unite, Unione Europea e di numerosi Stati (peccato che Hamas non sia disposta ad accettarla, non propriamente un particolare secondario). Biden ha poi rivendicato la decisione di non fornire bombe più potenti ad Israele, così da limitare le vittime civili.
Secondo Trump, la guerra in Medio Oriente è frutto della debolezza della amministrazione Biden. Questa avrebbe galvanizzato l’Iran, facendogli assumere un ruolo più assertivo. Durante la sua presidenza, i rapporti regionali, seppur tesi, erano stati tra i più pacifici degli ultimi decenni.
Ucraina
Tema molto spinoso è quello dei rapporti con la Russia. Stavolta è Biden ad accusare Trump di aver favorito un atteggiamento più aggressivo da parte di Mosca. Doveroso quindi aiutare l’Ucraina a difendersi. Il presidente USA bolla Putin come un criminale di guerra che vuole ricreare l’Unione Sovietica.
Trump ribatte che durante la sua presidenza la Russia non ha preso il controllo di alcun territorio ucraino, al contrario di quanto avvenuto con Obama e con lo stesso Biden. L’assertività putiniana sarebbe dunque figlia della debolezza dei suoi predecessori. Trump ha poi criticato l’utilizzo di molti miliardi di dollari per foraggiare una carneficina che sta sterminando inutilmente intere generazioni. Ultimo ma non ultimo, a convincere Mosca della debolezza USA è stato il ritiro dall’Afghanistan, che ha evidenziato tutte le fragilità di Washington.
Attacco al Campidoglio
Non poteva mancare un capitolo sull’attacco al Campidoglio del 6 Gennaio 2021. Biden accusa Trump di essere sprovvisto di spirito democratico. Trump, al contrario, ha chiarito di aver sempre chiesto ai manifestanti di agire pacificamente, come fatto dalla stragrande maggioranza di loro. In qualità di presidente ancora in carica, peraltro, aveva anche offerto alla speaker Nancy Pelosi 10,000 soldati per presidiare l’area. L’offerta era stata però rifiutata dalla Pelosi.
Processi a Trump
Ecco che nel dibattito spunta uno dei temi più caldi: la condanna di Trump da parte del tribunale di New York. Biden, chiaramente, ha preso la palla al balzo. Come immaginabile, Trump ha risposto che i processi a suo carico sono motivati da ragioni politiche. Egli, tuttavia, è sicuro di uscirne in futuro con delle piene assoluzioni.
Salute fisica e mentale
Quando viene chiesto ai due candidati di difendersi dalla critica di essere in età troppo avanzata per un secondo mandato, Trump elenca i risultati positivi dei test clinici fatti, oltre ai successi della sua precedente avventura presidenziale.
Questo è uno dei temi chiave del dibattito. Anche se Biden tenta di perorare debolmente la sua causa, infatti, in più occasioni non appare lucido. Il presidente USA sembra in stato confusionale, ha frequenti pause, mostra uno sguardo smarrito e parla con voce flebile, spesso troppo velocemente. Le condizioni fisiche e mentali di Biden sembrano insomma tutt’altro che eccellenti. A un certo punto menziona anche di aver parlato, durante le celebrazioni dello sbarco in Normandia, con dei soldati morti in quello sbarco (?!). La situazione è talmente imbarazzante che, a fine dibattito, la Casa Bianca giustifica la pessima performance attribuendo il tutto ad un raffreddore.
Panico tra i dem
Subito dopo il dibattito si diffonde il panico tra i dem. Vi è chi, tra i leader del partito, mette seriamente in dubbio la candidatura di Biden ed inizia a parlare di alternative. Un dirigente del partito, intervistato dalla CNN sulla performance del presidente USA, commenta con un eloquente: “Niente di buono!”.
Biden e Trump hanno concordato un secondo dibattito il 10 settembre, ospitato da ABC News. Resta il dubbio se a quel punto Biden sarà ancora il candidato democratico alla Casa Bianca.
Comments 5