Una delle cose più assurde della pandemia fu l’assoluta certezza professata dal gotha medico e scientifico che il Covid non fosse uscito dal laboratorio di Wuhan. Una sicurezza incomprensibile. Per ammissione generale, infatti, di quel virus non sapevamo ancora nulla. Eppure medici, biologici e decisori politici misero in atto un vero e proprio ostracismo nei confronti di chi osasse sottolineare tale clamorosa coincidenza. Il tempo ha scalfito tale sicumera, con l’FBI (e non solo) che è arrivata a indicare la fuoriuscita dal laboratorio cinese quale causa più probabile.
Dichiarazioni arrivate proprio mentre diversi governi, su tutti quello americano, attaccavano l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Inevitabili le ripercussioni anche sul nostro Paese, dove un’apposita commissione parlamentare sta cercando di fare chiarezza sulla gestione della pandemia.
10 motivi per cui l’Italia dovrebbe uscire dall’OMS secondo Borghi
In Italia, tra i principali critici dell’OMS vi è certamente la Lega. Il senatore Claudio Borghi, ad esempio, ha pubblicato sul proprio profilo X una lista di 10 motivi per cui dovremmo uscirne. Li riportiamo integralmente:
“1) L’OMS non serve A NULLA. Aveva un senso nel 1948 quando le informazioni sulle epidemie arrivavano con il telegrafo. Ora siamo in infodemia. Durante il covid l’OMS non ha fornito una singola informazione utile. Se non serve a quello evidentemente la sua reale funzione ora è un’altra”.
“2) L’OMS per pagare le sue ENORMI spese è in modo sostanziale pagata da privati. Tra essi i principali contributori sono la Bill Gates foundation, case farmaceutiche e associazioni pro diffusione vaccini, a loro volta pagate dai medesimi, come GAVI alliance”.
“3) A Maggio l’OMS cercherà di forzare tutti gli stati membri a firmare il cosiddetto ‘Trattato pandemico’, una specie di MES DELLA MALATTIA, che garantirà ampi poteri all’organizzazione”.
“4) Se non riuscirà a compiere la forzatura del trattato pandemico, l’OMS tenterà di introdurre le stesse cessioni di sovranità via cambiamenti del ‘Regolamento Sanitario Internazionale’, introdotto anni fa e già in vigore”.
“5) Un terzo del bilancio dell’OMS, oltre un miliardo di dollari, va negli stipendi del personale OMS sparso in sedi faraoniche in tutto il mondo. Lo stipendio MEDIO di chi lavora all’OMS, compresi i fattorini, è 120mila euro COMPLETAMENTE ESENTASSE”.
“6) Un altro terzo abbondante del bilancio OMS va in consulenze, strumento del tutto opaco per pagare a discrezione persone e organizzazioni in tutto il mondo”.
“7) La spesa in viaggi in giro per il mondo a carico dell’OMS è 160 milioni. I benefit futuri del personale sono un valore non desumibile dal bilancio, però la semplice oscillazione attuariale indica una cifra enorme”.
“8) La spesa TOTALE OMS per medicine e apparecchiature mediche in Africa è di soli 45 milioni. Tutta questa organizzazione enorme per una cifra minore del bilancio del comune di Urbino? Meno dei semplici costi di viaggio allocati a OMS Africa (53 milioni)”.
“9) Il direttore OMS, l’Etiope di un partito comunista nazionalista, Tedros Ghebreyesus, mentre era ministro della sanità in Etiopia ha intessuto relazioni con la fondazione Bill Gates venendo nominato nel board di GAVI, the vaccine alliance, finanziatori complessivamente dell’OMS per quasi un miliardo”.
“10) L’Italia contribuisce in modo diretto e indiretto allo stipendificio OMS per circa 100 milioni l’anno”.
“Sarebbe il caso di smettere di pagare questi signori – conclude Borghi – magari allocando la cifra al nostro sistema sanitario nazionale. È poco ma servirà sicuramente di più rispetto a quanto serve buttarli nella fornace OMS. Nel frattempo si deve ASSOLUTAMENTE non firmare il trattato pandemico e rifiutare ogni cambiamento al regolamento sanitario internazionale. Ho già provveduto insieme ad altri amici di maggioranza ad allertare il Governo per evitare il rischio di arrivare impreparati alla scadenza”.
Fratelli d’Italia: “Caduto un altro tabù del pensiero unico”
Non meno dura la reazione di Fratelli d’Italia. “Cade un altro tabù del pensiero unico imposto durante la pandemia e che Fratelli d’Italia aveva contestato sin dall’inizio”, ha dichiarato la deputata Alice Buonguerrieri, capogruppo di FdI in commissione Covid. “Non c’è alcuna certezza che il Covid 19 sia frutto di un naturale spillover, giacché va considerata l’ipotesi di un contributo umano determinante nella diffusione della pandemia che ha colpito il globo. Le autorità americane hanno infatti rivisto la propria posizione, affermando la possibilità che il virus SARS-CoV-2 sia l’esito di una sperimentazione fuoriuscita dai laboratori di Wuhan. Ipotesi sempre negata dall’Oms, che si è comportata da ‘foglia di fico’, per usare l’espressione dei suoi vertici, rispetto a esigenze politiche che nulla hanno a che vedere con le finalità istituzionali a cui è preposta”.
Di tenore simile Gianni Berrino. “Cinque anni fa – spiega il senatore di FdI – quando il Covid aveva appena iniziato a diffondersi in Italia, esponenti di sinistra, sostenuti purtroppo da alcuni medici, ritenevano di fatto proibito porre domande scomode su tanti aspetti del virus. Bollavano come complottista chiunque sollevasse dubbi sull’origine naturale del Covid. Ebbene, dopo aver pagato un pegno pesantissimo in termini di politiche restrittive, di libertà individuali, di compressione del sistema sanitario e di decessi, finalmente si sta aprendo più di qualche pertugio sul velo di ipocrisia che ha rivestito quella triste stagione della nostra storia”.
“L’Fbi – prosegue Berrino – il dipartimento dell’Energia statunitense e ora anche la Cia rilevano che probabilmente il virus sarebbe uscito dal laboratorio di Wuhan. Allora chiedo: anche le autorità degli Stati Uniti sono infarcite di complottisti o forse, più verosimilmente, i censori di sinistra non avevano capito nulla e pretendevano di dare lezioni a chi, a differenza loro, manteneva un minimo di coscienza critica?”.
Il partito di Giorgia Meloni chiede chiarimenti all’OMS
Sul banco degli “imputati”, inevitabilmente, torna l’OMS. “Ora anche la Cia – attacca il vicepresidente della commissione Covid, il deputato Francesco Ciancitto – dopo altre autorità statunitensi, afferma che con ogni probabilità il Covid sarebbe uscito da un laboratorio e dunque non avrebbe origine naturale. A cinque anni dall’inizio della pandemia, anziché diradarsi le ombre su quanto avvenuto a Wuhan si addensano. Emergono errori e reticenze dell’Oms su cui è necessario fare un’attenta riflessione scevra da ideologie”.
Sul tema incalza anche il deputato Francesco Filini. “In un report della Cia redatto sotto l’Amministrazione Biden, da poco desecretato, viene messo nero su bianco che l’ipotesi più probabile sull’origine del Covid sarebbe la fuga da un laboratorio di Wuhan e non lo spillover da animale a uomo come sostenuto finora dall’Oms. Vacilla un altro totem della sinistra: adesso anche la Cia verrà accusata di complottismo? Lo scenario di un’origine artificiale del Covid sarebbe inquietante. Per questo chiediamo all’Oms di fare chiarezza e di ricercare, alla luce delle informazioni contenute nel report desecretato, eventuali responsabilità sulla diffusione del patogeno”.