L’effetto Berlusconi: la morte del Cavaliere commuove gli italiani
Storicamente, quando muore un importante uomo politico la commozione può trasformarsi in consenso elettorale. Forza Italia, creatura del Cavaliere, non fa eccezione e beneficia dell’effetto Berlusconi. L’uomo che ha dato il suo nome a un’epoca riscuote consensi anche dall’Aldilà. Come accaduto con Berlinguer, infatti, anche nel caso di Berlusconi l’onda emotiva potrebbe ripercuotersi un giorno sulle urne. Un sondaggio di Winpoll vede Forza Italia addirittura al 13,3%. Si tratta quasi del doppio rispetto alla soglia del 7-8% ottenuta dal partito del Cavaliere nelle ultime tornate.
Crollata inoltre la percentuale degli antiberlusconiani, secondo quanto evidenziato da un altro sondaggista, Renato Mannheimer. Ad oggi soltanto un italiano su quattro è fermamente antiberlusconiano, la metà di quanto accadeva negli anni d’oro del berlusconismo. Peraltro la fiducia nella magistratura è drasticamente crollata con gli scandali di questi ultimi anni che hanno offuscato parecchio la popolarità delle toghe. Silvio Berlusconi muore dunque, se non da simbolo bipartisan, da esponente politico accreditato anche da buona parte dell’opposizione. Non è un caso che Sergio Mattarella gli abbia dedicato parole molto belle di cordoglio. Il presidente della Repubblica lo ha infatti definito “grande leader politico che ha segnato la storia della nostra Repubblica, incidendo su paradigmi, usi e linguaggi”.
Il sondaggio
Dato interessante è che l’aumento di consensi avvenga a spese dei soggetti centristi e non degli altri partiti del centrodestra. Secondo il sondaggio citato, Fratelli d’Italia resterebbe al 28,7%, mentre la Lega al 7,1%, diventerebbe il terzo partito di centrodestra, il quinto se consideriamo tutto l’arco politico italiano. Il Partito Democratico viene dato da Winpoll al 21,3%. Il Movimento 5 Stelle al 14,4%. Se passato l’effetto Berlusconi tale situazione dovesse confermarsi (il che probabilmente non è molto realistico) Forza Italia tallonerebbe i grillini. A fare le spese di questo travaso di consensi, appunto, Azione (3,5%) e Italia Viva (2%). Verdi e Sinistra Italiana stabili invece al 3,1%, mentre +Europa è data all’1,8%.
Comments 2