Trump acclamato da centinaia di sostenitori
Donald Trump, in un afoso pomeriggio del 13 Giugno, di fronte al Giudice di turno Jonathan Goodman, si dichiara innocente per tutte le 37 accuse fatte dal procuratore Jack Smith, in relazione ai documenti riservati trovati in suo possesso.
La cronaca
Mentre andava in Tribunale Trump ha postato sul suo social :”Oggi e’ uno dei giorni più tristi nella storia del nostro Paese. Siamo una nazione in declino!”
Arrivato al Tribunale Federale con un’ora di anticipo (l’udienza fissata alle 14.00), il tycoon è stato accolto da una folla di sostenitori e da agenti pronti a prendergli le impronte digitali ed ad arrestarlo con l’accusa di aver violato la Legge federale.
Quando la seduta inizia, nell’aula del Tribunale sono presenti alcuni cittadini ed un gruppo ristretto di giornalisti. La descrizione di tutte le accuse è durata 35 minuti, durante i quali Trump è apparso calmo e fiducioso, circondato dai suoi avvocati.
L’ex presidente degli Stati Uniti è accusato di avere in suo possesso 31 documenti, alcuni dei quali classificati come “top secret”. I documenti in questione includono informazioni sul sistema difensivo con le sue vulnerabilita’ (incluso gli armamenti degli USA e di altre nazioni), dati sul programma nucleare statunitense, piani militari di contrattacco, etc. Tra le accuse vi e’ anche quella che in piu’ occasioni Trump abbia condiviso queste informazioni con altre persone, violando di fatto la legge federale sullo spionaggio.
Alcuni documenti in questione riguardano anche il programma nucleare USA e comunicazioni riservate con I governi di altre nazioni; Trump è anche accusato di intralcio alla giustizia, di aver volontariamente nascosto dei documenti per evitarne la restituzione e di aver mentito alle autorità.
Le accuse più gravi potrebbero comportare, se condannato, fino a 20 anni di galera. È la prima volta nella storia che un ex Presidente degli Stati Uniti è sotto processo per una tale accusa.
La difesa
Quando è stato chiesto all’imputato Trump come si dichiarasse di fronte a queste accuse, il suo difensore Blanche, a nome di Trump, ha subito risposto: “Non colpevole”.
Alla fine della seduta, Trump è stato rilasciato dal Giudice Goodman “perchè non sussiste il pericolo di fuga” ma nella disposizione vi è il divieto di avere contatti con i vari testimoni e con il suo collaboratore Nauta, anch’egli imputato.
Dopo aver lasciato il Tribunale, Trump si è fermato ad un ristorante cubano dove ha incontrato molti dei suoi sostenitori; qui è stato anche festeggiato, oggi – 14 Giugno- ricorre il suo 77esimo compleanno. Trump ha offerto una cena a tutti i presenti e si è poi ritirato nella sua residenza a Mar-a-Lago.
La storia
Il tutto inizia due anni fa, il 6 Maggio 2021, quando l’Ente che amministra gli archivi federali, il NARA (National Archives and Records Administration) chiede a Trump di riconsegnare dei documenti che aveva portato via con se, lasciando la Casa Bianca.
Nel dicembre dello stesso anno, Trump comunica di aver individuato 12 scatoloni di documenti che sarebbero potuti essere quelli richiesti dal NARA, sostenendo altresí che le ricerche dei documenti non fossero ancora state completate.
Nel Gennaio 2022, Trump consegna al NARA 15 scatoloni pieni di documenti ed un mese dopo il NARA gli comunica di aver trovato tra i documenti restituiti alcuni documenti “top secret”.
Nell’Aprile 2022 entra in scena il Dipartimento di Giustizia e l’FBI, analizzando i documenti piu’ in dettaglio, ne identifica 67 come “confidenziali”, 92 come “secret” e 25 come “top secret”; Trump dichiara che lui stesso ha declassificato questi documenti, quando era Presidente.
Nel Giugno 2022, gli avvocati di Trump consegnano al NARA altri 38 documenti, di cui 17 classificati come “top secret” e comunicano che non ce ne sono altri.
Successivamente, in Agosto 2022, l’FBI effettua una perquisizione mattutina alla residenza “Mar-a-Lago” , dove Trump risiede quando è in Florida, sequestrando altri 36 documenti riservati.
Il 15 Novembre 2022, Trump annuncia la sua candidature alle Presidenziali del 2024 e 3 giorni dopo Garland, il Ministro della Giustizia di Biden, nomina Jack Smith come procuratore speciale per indagare su Trump.
L’8 Giugno 2023 Jack Smith incrimina Trump con ben 37 capi d’accusa.
Cosa succederà ora?
Il processo non sarà breve e chiaramente interferirà con la campagna per le presidenziali del 2024.
Mentre i democratici continuano a sostenere che nessuno debba essere al di sopra della legge, i repubblicani condannano l’uso politico della giustizia ed il doppio standard seguito dal Dipartimento di Giustizia che non ha messo sotto processo Biden per lo stesso tipo di reato (possesso di documenti riservati).
In ogni caso, Trump continuerà la sua campagna alle Presidenziali, visto che la legge non gli impedisce di farlo anche se dovesse essere condannato. Assisteremo sicuramente ad una campagna elettorale piena di sorprese e di altri colpi di scena.
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