Nasce in Italia un servizio online di supporto psicologico per gli operatori sanitari di diabetologia, impegnati a fronteggiare la mole di lavoro post lockdown.
Un servizio di consulenza psicologica online , per aiutare diabetologi, infermieri, nutrizionisti, dietisti, psicologi, podologi, che tutti i giorni si prendono cura dei pazienti diabetici, a gestire lo stress, migliorare la gestione del disagio emotivo e ridurre il rischio di conseguenze psicologiche a lungo termine.
Il servizio denominato “InsideMeDiabete” è promosso da Novo Nordisk, agenzia farmaceutica mondiale, con il patrocinio della Società italiana di Diabetologia (Sid) e dell’Associazione medici diabetologi (Amd). Si può accedere online sul sito web www.insidemediab
Secondo uno studio, si stima che le persone affette dal diabete sono state fra le più colpite dal virus e si calcola che a livello mondiale dal 20% al 50% dei pazienti Covid fossero diabetici.
Oggi con la riapertura parziale delle strutture sanitarie, una enorme mole di lavoro si è riversata sul personale medico e paramedico con il ritorno in ambulatorio dei pazienti diabetici , dopo mesi di isolamento.
Un sovraccarico di lavoro con pesanti processi di riadattamento lavorativo ed elaborazione di un vissuto carico di ansia e stress, potrebbero minare l’ equilibrio psicologico e fisico degli operatori sanitari che si sentono travolti e stritolati da una mole di lavoro che toglie il respiro. I dati riferiti alle visite diabetologiche sospese durante la fase acuta della pandemia si calcolano in 580.000, di cui 20.000 prime visite.
Uno stress che pero stanno vivendo anche i pazienti diabetici, alimentato da ansie ed incertezza che in alcuni casi potrebbe pregiudicare la risposta alla terapia e/o a ritardare gli eventuali ulteriori interventi, peggiorando le condizioni cliniche soprattutto negli anziani, popolazione più fragile.
Come riportato dall’agenzia Adnkronos, il presidente di And, Paolo di Bartolo, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa, citato i dati di una indagine condotta prima del Covid-19 in Trentino e Veneto sul vissuto degli operatori sanitari nelle strutture sanitarie locali di diabetologie. “Quasi il 40% dei medici – ha dichiarato – provava una qualche forma di disagio psicologico, dopo la crisi Coronavirus ipotizziamo che questa percentuale sia fortemente aumentata, sfociando in moltissimi casi in una vera sindrome da burnout. Per questo abbiamo aderito con interesse ed entusiasmo all’iniziativa di Novo Nordisk che è nelle corde della nostra società scientifica, impegnata da anni a inquadrare questi fenomeni di disagio psicologico”.
La frustrazione di non riuscire a curare i propri pazienti in modo adeguato e di non offrire un servizio adatto è un’altra componente che alimenta la sindrome da burnout del personale medico. Il servizio di consulenza psicologica sarà utile sia per capire la dimensione del problema e per dare una risposta immediata e concreta a questo disagio attraverso una serie di colloqui telefonici con gli psicologi.
Secondo alcuni dati , publicati durante La giornata mondiale del diabete che si è svolta il 14 novembre 2019, in Italia sono 3,7 milioni le persone che soffrono di diabete, ma 1 su 3 non ne è a conoscenza, a livello globale il numero va oltre i 425 milioni
Il servizio di assistenza psicologica, che si svolge attraverso una serie di colloqui telefonici , è fornito attraverso uno spazio virtuale online a cui risponde una squadra di 20 psicologi e psicoterapeuti coordinati da un board tecnico-scientifico, che avrà il compito di supervisionare e validare il servizio.
La piattaforma è arricchita di informazioni sul diabete, l’impatto del Covid-19 e le conseguenze legate allo stress provocato dall’emergenza sanitaria, costantemente aggiornato con nuovi contributi e informazioni. Attraverso la piattaforma gli operatori sanitari interessati potranno prenotare la consulenza che prevede da 1 a 8 incontri virtuali. Da remoto lo psicologo effettuerà un primo incontro conoscitivo per valutare e concordare il piano di intervento successivo.
Molto interessante supportare il personale sanitario in caso di sindrome da burnout. Questa esperienza dedicata al settore diabetologico, così colpito dalla pandemia, potrebbe essere esempio e volano di un progetto ad ampio respiro esteso a tutti i sanitari, impegnati ogni giorno alacremente da un’utenza vasta e probante, in questo estenuante protrarsi dell’emergenza Covid.
Va fatto un plauso alle aziende farmaceutiche impegnate nella cura del diabete, piaga sanitaria globale, sponsor dell’iniziativa. Un tale servizio, di sostegno psicologico ai sanitari, dovrebbe essere incrementato ed esteso a tutte le categorie, soprattutto agli Specialisti ospedalieri, ma anche ai servizi di guardia medica, 118 e medicina di famiglia, in maniera solida e stabile nel tempo, magari con una convenzione tra pubblico e privato, con in quest’ultimo caso un’auspicabile partnership, tra le principali multinazionali farmaceutiche e tecnico-sanitarie, che sarebbe certamente ulteriormente apprezzabile, viste le frequenti critiche e polemiche sui condizionamenti che tali grandi aziende sono in grado di esercitare sulla condotta medica e sull’economia sanitaria mondiale.
Ne beneficerebbero tutti, operatori e pazienti, in un circolo virtuoso che porterebbe certamente ad un miglioramento dei livelli assistenziali anche sensibile, con indubbi benefici per la qualità di vita ed il concomitante malessere economico globale.