Qualche giorno fa abbiamo descritto il sistema elettorale in vigore negli Stati Uniti che consente di eleggerne il Presidente.
Con questo articolo, vorremmo passare dal processo alla pratica, con un occhio a questa tornata elettorale che si preannuncia di larghissima partecipazione, descrivendo la prevista “tempesta perfetta” che si sta per abbattere su di noi, al fine di prepararci ad affrontare con la necessaria lucidità e serenità, quanto sta per avvenire.
La Presidenza Trump, come è noto, è stata caratterizzata dalla continua sfida alle istituzioni ed erosione delle norme e consuetudini che fanno parte del sistema democratico di questa Nazione, tanto che dai sondaggi si rileva una crescente e preoccupante perdita di confidenza sulla validità del processo elettorale stesso. Non giovano le continue e mai corroborate affermazioni e denunce di frodi elettorali, allusioni di complotti del “deep state” o fantasie QAnon. Ma queste martellanti allusioni hanno un’origine ed un fine molto chiaro.
Cominciamo con evidenziare come la società Americana sia molto cambiata negli anni, anche per quanto riguarda il rito legato al voto per il Presidente degli Stati Uniti.
Un tempo le famiglie al completo, inclusi i figli ancora senza diritto di voto, messo il vestito buono della domenica, si presentavano al seggio elettorale con felice trepidazione ed emozione, per vivere questo importantissimo momento con la propria comunità, mentre i volontari aiutavano elettori anziani, e trasportavano ai seggi chiunque fosse privo di un’adeguato mezzo di trasporto.
Chiusi i seggi alle 8 di sera, fatti i conteggi, i primi dati dalla costa Est affluivano ai network televisivi verso le 10 di sera, dando un’immediata percezione di come stessero andando le cose, e verso la mezzanotte, c’era chi brindava e chi invece doveva rassegnarsi ad accettare pubblicamente la sconfitta.
Come ben sappiamo le cose sono cambiate, e la pressione dei Network televisivi a fornire per primi i risultati e “Breaking News” ha portato a clamorosi errori di valutazione.
Il voto per posta, noto come “absentee ballot” era stato introdotto dai Repubblicani ai tempi della Guerra Civile, per consentire ai soldati sul campo, di votare, ed era inteso come un’opzione riservata a chi ne avesse una reale ragione.
La società si evoluta, e le esigenze pratiche hanno convinto già da tempo 30 Stati (inclusa la Florida) ad offrire questa opzione senza domande: addirittura in Oregon dal 1998 tutti votano per posta.
A causa della pandemia molti Stati stanno inviando automaticamente a tutti i propri elettori le schede elettorali, lasciando la possibilità del voto ai seggi. Si prevede pertanto che una massa enorme di voti per posta verranno espressi a valle del secondo dibattito presidenziale del 15 ottobre.
Dal momento che statistiche e studi consolidati indicano che il 60-70% dell’elettorato democratico preferisce il voto per posta, contro il 30-40% dei Repubblicani, dobbiamo aspettarci che alle 10 di sera i network televisivi forniranno prevalentemente l’espressione degli elettori Repubblicani, che avranno votato di persona, e non includeranno ancora i voti per posta, dando la sensazione di una vittoria di Trump, che vedrà attribuiti i voti elettorali di stati chiave quali Florida, Ohio, Pennsylvania, e Wisconsin. Questo fenomeno ha un nome: “Red Mirage”, il Miraggio Rosso, come il colore dei Repubblicani.
Infatti il conteggio dei voti per posta è molto lento e comincia (in genere) alle 8 di sera, chiusi i seggi. Alcune verifiche formali (ad es. busta chiusa e sigillata) precedono il confronto tra la firma apposta sulla busta elettorale con quella depositata da parte di un delegato dello Stato, presenti osservatori di entrambi i Partiti politici. Superato questa validazione, si procede al conteggio dei voti. Questo processo è pubblico, trasparente, ed accuratissimo.
Per quel che riguarda la Florida, la legge dello Stato consente di fare un pre-screening di tutti gli aspetti formali inclusa la verifica della firma, già dal 12 Ottobre, procedendo al rapido conteggio automatico dei voti ricevuti per posta a partire dalle 8 di sera del 3 Novembre. Quindi l’esito elettorale della Florida dovrebbe essere già in nottata sufficientemente stabile.
Questo significa che tra la notte elettorale (3 Novembre) e la data ultima per il deposito ufficiale di tutti i conteggi (1 Dicembre), la progressiva aggiunta di voti giunti per posta, del tutto legittimi e molto probabilmente a favore del Partito Democratico, porterà ad una continua erosione dell’apparente margine iniziale di vantaggio, e potenzialmente anche sancire ad un certo punto, l’elezione di Joe Biden.
Questo fenomeno è noto come “Blue Wave”, l’onda blu (colore del Partito Democratico) che potrebbe ribaltare il “miraggio rosso” iniziale, ed è già avvenuto nel passato.
Questa realtà offre tuttavia a Trump, al Partito Repubblicano ed agli outlet informativi di parte, la possibilità di alimentare ulteriormente voci di manipolazioni, frodi elettorali, e cospirazioni fomentando odio per la parte avversa e proteste, quando tutto avrà invece funzionato a dovere, come accade da decenni, in un processo consolidato, collaudato, e privo di frodi.
Il Partito Repubblicano, temendo gli effetti di questa Onda Blu, sta tentando di far chiudere i giochi al 3 Novembre in tanti modi: ad esempio è in corso il reclutamento di un numero elevatissimo di osservatori da sistemare in Stati e distretti chiave, con il compito di invalidare ogni firma, rallentando il processo per arrivare al primo Dicembre senza che tutti i voti siano stati contati. La tattica fu adottata già nel 2000 in Florida per favorire il riconteggio a favore di Bush contro Al Gore.
Dal momento che è dal 1944 che la Florida non assegna i propri voti elettorali ad un candidato Democratico, è chiaro che se Joe Biden dovesse uscire vincente in Florida già il 3 Novembre, non ci sarebbe alcun Miraggio Rosso, ma piuttosto uno Tsunami Blu.
Nessuno sa realmente come e per chi voteranno gli Americani a questa tornata, e se Trump sarà rieletto o sostituito da Biden: quello che dobbiamo assolutamente evitare è di farci sorprendere da queste inevitabili incertezze e lungaggini, e pazientare confidando pienamente sulla capacità ed integrità del sistema elettorale Americano.
MR