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Home Esteri

25 aprile: anche quest’anno non sono mancate le polemiche durante le celebrazioni

Mattarella a Genova cita Papa Francesco. Il corteo di Milano. Dal governo fondi per il Museo Nazionale della Resistenza a Milano.


Ernesto Ferrante by Ernesto Ferrante
Aprile 25, 2025
in Esteri, Ultimissime
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25 aprile: anche quest’anno non sono mancate le polemiche durante le celebrazioni
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Tensioni e divisioni anche quest’anno in occasione delle iniziative programmate nelle città italiane per celebrare il 25 aprile. Momenti di nervosismo in via Ostiense, a Roma, tra gli spezzoni dei due cortei. Spintoni e urla tra esponenti di “Cambiare Rotta”,  i militanti di “Potere al Popolo” e i manifestanti dell’Anpi. L’Anpi si è diretta verso parco Schuster, mentre gli studenti insieme a Pap verso San Paolo. “Guerrafondai. Via il Pd dal corteo”, hanno urlato gli studenti che in seguito hanno bruciato una bandiera della Nato.

  • L’iniziativa a Roma ideata da Cesare Esposito
  • Malan e Fdi a sostegno della Brigata ebraica
  • Il 25 aprile a Parma
  • Il corteo di Milano
  • Attacchi al Pd 
  • Le parole di Mattarella a Genova
  • Giuli mantiene la promessa per il 25 aprile
  • Da Valditara un richiamo al pluralismo 

L’iniziativa a Roma ideata da Cesare Esposito

Per stasera, nella capitale, è in programma “La pace e l’arte per la Festa della Liberazione a Porta San Paolo”, un’iniziativa ideata dall’architetto Cesare Esposito. Film, canzoni e poesie per il tradizionale “Evento spettacolo per la resistenza e la libertà”, si terrà a partire dalle 20 con la proiezione del film “L’Agnese va a morire”, a cura dell’Istituto Statale CineTv “Roberto Rossellini” e in particolare dei docenti Silvia Cifani e Clemente Sablone. “La storia della liberazione è il patrimonio culturale della patria 1945-2025, 80 anni di libertà”, è lo slogan sul manifesto dell’iniziativa patrocinata dal Comune di Roma.

“Il 25 aprile è patrimonio di tutti gli italiani – ha sottolineato l’architetto Cesare Esposito – La piramide Cestia e Porta San Paolo sono capolavori d’arte impareggiabile e non poteva mancare il mito delle donne per la celebrazione del 25 aprile che con la loro vita difesero Roma e la Patria. La storia ci stupisce sempre, amiamo e vogliamo tutti la pace, ma la macchina bellica delle guerre non si ferma. Vorrei esprimere grande apprezzamento verso il nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ci unisce tutti per la pace e la Costituzione e ringraziare il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e il Presidente del Municipio Roma VIII Amedeo Ciaccheri”.

Malan e Fdi a sostegno della Brigata ebraica

Una delegazione di senatori di Fratelli d’Italia formata dal presidente del Gruppo Lucio Malan, dalla vicepresidente Antonella Zedda e dalla vicepresidente della Commissione contro le discriminazioni e l’antisemitismo Ester Mieli ha reso omaggio ai caduti e ai combattenti della Brigata Ebraica nella Guerra di Liberazione partecipando alla cerimonia di deposizione di una corona d’alloro a Porta San Paolo da parte della Comunità Ebraica di Roma.

“Questa giornata dovrebbe essere la festa di tutti e abbiamo voluto rendere omaggio alla Brigata Ebraica che troppe volte è stata vergognosamente presa di mira il 25 aprile. Anche oggi, a Porta San Paolo, al di là dei cordoni delle forze dell’ordine che ringraziamo, c’erano manifestanti che gridavano ‘assassini assassini’ sventolando varie bandiere, nessuna delle quali dell’Italia, di cui oggi si festeggia la liberazione. Ci auguriamo che oggi prevalga invece uno spirito di unità e di vera condivisione dei principi di libertà e democrazia della Costituzione e che si rifugga da quell’antisemitismo che proprio a Porta San Paolo ha fatto sentire la propria voce”, ha detto il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan.

Il 25 aprile a Parma

Un gruppo di manifestanti Pro Palestina ha accerchiato la Brigata ebraica di Parma durante il corteo organizzato dall’Anpi per la celebrazione degli 80 anni della liberazione. Poco dopo le ore 11:30, nei pressi del Ponte di Mezzo che collega il centro di Parma con il quartiere Oltretorrente, i rappresentanti della comunità ebraica locale hanno esposto uno striscione con il simbolo dello Stato di Israele.

A quel punto, la fazione Pro Pal ha subito iniziato ad inveire contro la Brigata ebraica con insulti, fino ad arrivare al suo accerchiamento. Immediato l’intervento degli agenti di polizia presenti, che si sono interposti tra i due gruppi, evitando che si arrivasse allo scontro fisico.

Il corteo di Milano

Piccola contestazione contro la Brigata ebraica anche in piazza San Babila a Milano. C’è chi ha gridato “vergogna” e chi ha intonato “terroristi” e “genocidio”. I suoi componenti hanno deciso di partecipare senza simboli per non alimentare le polemiche. L’Anpi ha preso la testa del corteo per il 25 aprile nella città meneghina. Un accordo in extremis con i giovani palestinesi ha risolto uno degli intoppi principali.

“Siamo d’accordo che quando gli faremo segno che siamo pronti per partire” i Giovani palestinesi e i centri sociali schierati per prendersi la testa del corteo milanese per il 25 aprile “si metteranno ordinatamente in coda dopo i partiti, l’ultimo sarà Rifondazione. Loro si metteranno dietro”, aveva anticipato qualche ora prima il presidente dell’Anpi provinciale di Milano, Primo Minelli.

A chi gli chiedeva della richiesta dei Giovani palestinesi di poter intervenire dal palco di piazza Duomo, Minelli ha risposto: “Questo non è possibile ma gli daremo una giusta visibilità perché la loro causa noi non siamo contrari a sostenerla, ma oggi è la festa dei partigiani e del 25 aprile e non può essere modificata”.

Attacchi al Pd 

Contestazioni al carro del Pd, che stava percorrendo corso Venezia. “Infami, sciacalli, vergognatevi!”, hanno gridato i militanti del centro sociale Il Cantiere. “Siete solo dei repubblichini. Siete qui solo perché i partigiani sono morti. I partigiani non avrebbero mai permesso di lasciare al partito democratico la testa del corteo, si stanno ribaltando nella tomba”, alcune delle frasi pronunciate.

Le parole di Mattarella a Genova

Il capo dello Stato ha citato Papa Francesco a Genova. Dopo che “il rischio che Genova finisse distrutta come Varsavia era stato scongiurato, si apriva la stagione dei diritti umani delle persone e dei popoli, per prevenire i conflitti, per affermare che la dignità delle persone non si esaurisce entro i confini dello Stato del quale sono cittadini. Non si può essere in pace soltanto per alcuni. Benessere per pochi, lasciando miseria, fame, sottosviluppo, guerre, agli altri. È la grande lezione che ci ha consegnato Papa Francesco”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“Nella sua ‘Fratelli tutti’, ci ha esortato, ha ricordato Mattarella, a superare ‘conflitti anacronistici’ ricordandoci che ‘ogni generazione deve far proprie le lotte e le conquiste di quelle precedenti e condurle a mete ancora più alte…Non è possibile accontentarsi di quello che si è già ottenuto nel passato e fermarsi, e goderlo come se tale situazione ci facesse ignorare che molti nostri fratelli soffrono ancora situazioni di ingiustizia che ci interpellano tutti”.

“Ecco perché, ha concluso Sergio Mattarella, è sempre tempo di Resistenza, ecco perché sono sempre attuali i valori che l’hanno ispirata”.

Giuli mantiene la promessa per il 25 aprile

Dal governo fondi per il Museo Nazionale della Resistenza a Milano. “Il ministero della Cultura mantiene la promessa dello stanziamento di 6,5 milioni di euro per la realizzazione del Museo Nazionale della Resistenza a Milano, medaglia d’oro al valor militare. L’annuncio avviene in una giornata particolarmente significativa. È nostro dovere garantire che la memoria di quel periodo resti viva, accessibile e condivisa soprattutto per le nuove generazioni, come da impegno assunto dal mio predecessore”, ha fatto sapere il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, nel corso dell’incontro in videoconferenza con il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, per fare il punto, nei giorni delle celebrazioni per gli 80 anni dalla Liberazione, sui lavori previsti per la costruzione del nuovo Museo che nascerà nel cuore della città di Milano, in un’area compresa tra via Alessandro Volta e Viale Montello.

Da Valditara un richiamo al pluralismo 

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha evidenziato il pluralismo della resistenza: “La resistenza è stata un fenomeno plurale e pluralistico, ha coinvolto tante donne e tanti uomini che sono morti per la libertà d’Italia. Oggi voglio ricordare anche quei partigiani azionisti, cattolici, liberali, socialisti, che spesso sono stati dimenticati in passato e hanno dato tuttavia un contributo fondamentale, combattendo per liberare l’Italia dal nazifascismo”.

“Voglio rendere onore alle forze armate italiane che hanno scelto di lottare per la libertà della nostra patria, ricordare un eroe come Salvo d’Acquisto e la liberazione del porto di Trieste fatta dalla Guardia di Finanza, così come i martiri di Cefalonia”.

“Un pensiero va anche alle forze armate americane, canadesi, australiane, polacche che hanno offerto un contributo decisivo per ridare all’Italia libertà e democrazia. E su quel loro sacrificio dobbiamo sempre riflettere per mantenere unito l’Occidente”, ha concluso il ministro.

 

 

 

 

Tags: anpibrigata ebraicagiuliIsraelemattarellaMilanopalestinesiparmaRomavalditara
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