Il 25 novembre, la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ha visto in Italia una mobilitazione generale. Da nord a sud, nelle più grandi città hanno sfilato migliaia di donne e uomini per dire NO alla violenza di genere.
A Roma la manifestazione più grande, guastata da un gruppo di facinorosi che ha attaccato la sede del movimento Pro Vita. Un gesto per provare a dare una connotazione politica ad una battaglia che non può averne. La condanna è unanime, e non poteva essere diversamente.
Slogan e bandiere per chiedere prevenzione, leggi più ristrettivi e certezza della pena per chi si macchia di un delitto di questo genere.
Una battaglia sostenuta anche dalle italiane all’estero. Ieri a New York, in Times Square, le donne italiane si sono riunite in un sit in per manifestare contro la violenza di genere. Una iniziativa di Giada Bardelli, fondatrice di GJ Attitude, lifestyle & motivational brand. Il suo impegno a favore delle donne maltrattate è concreto, difatti devolve il 5% del fatturato a NYSCADV, associazione che aiuta le donne vittime di violenza.
La violenza contro le donne in Italia continua a far paura, cosi come i numeri. Dal primo gennaio di quest’anno sono state uccise 106 donne. Ieri a Times Square sono state ricordate una ad una in un elenco che fa rabbrividire.
La violenza di genere negli USA
Negli Stati Uniti la violenza di genere è un problema significativo, anche perché il possesso di armi, previsto dalla Costituzione, è molto diffuso e poco controllato. In termine di prevenzione negli Stati Uniti vigono regole diverse rispetto all’Italia. L’intervento tempestivo per esempio della polizia prevede l’arresto immediato del coniuge violento e il processo con condanna nel giro di un mese circa.
In molti casi, quando la vittima non ha una indipendenza economica, viene ospitata anche con i figli minori, in strutture di accoglienza fino alla individuazione definitiva in altro luogo di un’abitazione privata. Per le donne appartenenti alle fasce più deboli il programma di protezione prevede anche il sostentamento economico
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