Il 2020 è stato un anno infausto anche per la cinematografia, non solo per le poche pellicole prodotte, rispetto agli anni passati, ma anche per la qualità.
Ho visto sei degli otto film candidati all’Oscar come Miglior Film, ma come detto in precedenza, solo Il Processo ai Chicago 7, sarebbe entrato nella short list degli anni passati.
Se diamo uno sguardo alle ultime tre edizioni, troviamo film come Joker, C’era una volta a Hollywood, Parasite, Green Booke lo straordinario The Shape of Water, anni luce superiore al film Oscar di quest’anno, Nomadland, che vedeva come protagonista la stessa Frances McDormand, del bellisimo Tre Manifesti a Ebbing, Missouri.
Tutti buoni film con storie interessanti, ma non così belli da essere candidati all’Oscar.
Nomadland
Nomadlanyd non è un film, ma uno docu-film sui nomadi moderni, che vede tra i tanti non-attori, due attori professionisti: la McDormand e David Strathairn.
E’ una storia interessante, perché pone l’accento su una realtà sconosciuta ai più, ma che coinvolge molte persone. L’idea di inserire una storia di finzione per raccontare una realtà, non è una novità narrativa, a differenza di quanto affermato da qualcuno, è una tecnica già impiegata e che io, personalmente, ho usato più volte, in primis con il mio docu-film Febbre Gialla, sui fan di Valentino Rossi, già nel 2011.
A mio giudizio la valenza positiva, è data da un Oscar alla categoria Documentari e Docu-Film, genere spesso ritenuto inferiore alla fiction, ma che molte volte necessità di molto tempo in più per le riprese e per lo sviluppo.
E’ anch’esso un film low budget, per i canoni americani, perché in Italia con i 5 milioni di dollari spesi per questa pellicola, fai 50 docu-film!
Il titolo Nomadland, mi ha richiamato alla mente No Man’s Land, Oscar come miglior Film Straniero nel 2002. Storie diverse, così come la qualità.
The Father
The Father, nulla è come sembra racconta una storia che mostra in prima persona gli effetti di una malattia neuro degenerativa, il morbo di Alzheimer. A mio giudizio è ben raccontata sotto questo aspetto e soprattutto ben interpretata dal bravo Anthony Hopkins, vincitore per questa interpretazione dell’Oscar come Miglior Attore Protagonista.
Un Oscar sicuramente meritato, ma il film, come per quello precedente, non credo sarebbe stato candidato all’Oscar in anni passati.
Non ho ancora visto Una donna promettente e Minari, dove protagonista è una famiglia coreana, così come lo era lo scorso anno nel film Parasite, ma se tanto mi da tanto, Minarisarà molto lontano dalla qualità del film Oscar 2020.
Vi chiederete se è meglio non vedere Nomadland e The Father? No, guardateli per le loro storie, ma non aspettatevi dei film da Oscar.
Enjoy!





