Una tra le più antiche facoltà di Anatomia umana
Diciotto docenti di Anatomia statunitensi provenienti da sedici Atenei di diversi Stati (California, Florida, Illinois, Iowa, Maryland, Minnesota, Tennessee e Texas) saranno all’Università di Palermo fino al 6 giugno per visitare luoghi e strutture di interesse storico collegate all’Anatomia Umana.
“Siamo molto fieri che il nostro Ateneo sia stato scelto da questi colleghi americani come luogo di visita e di approfondimento culturale – dichiara Francesco Cappello, decano dei docenti che insegnano Anatomia umana all’Università di Palermo – L’istituzione anatomica palermitana, infatti, è fra le più antiche d’Italia potendo vantare come proprio “padre fondatore” Giovanni Filippo Ingrassia, originario di Regalbuto e vissuto nel XVI secolo tra Padova, Napoli e Palermo, città nella quale creò il primo “istituto anatomico” presso la Cappella di Santa Barbara, nel chiostro della chiesa di San Domenico. I suoi allievi, dopo la sua morte, crearono l’Accademia di Anatomia che divenne poi presto l’Accademia delle Scienze Mediche, tutt’ora esistente e a lui intestata, che rappresentò il nucleo fondatore della Facoltà Medica quando, nel 1806, venne fondata l’Università di Palermo. Oltre alla suddetta Accademia, un ospedale e una strada presso il capoluogo siciliano sono dedicati all’Ingrassia, del quale è presente un busto presso l’atrio della sede storica dell’Ateneo palermitano, oggi Dipartimento di Giurisprudenza”.
5 secondi di storia dell’Ateneo siciliano
L’istituzione di Anatomia umana dell’Università di Palermo custodisce reperti di importante valore storico, testimonianza degli strumenti di insegnamento di questa disciplina cardine per gli studi medici nei cinque secoli trascorsi: segmenti scheletrici naturali, modelli in cera, in gesso e in cartapesta, tavole anatomiche, antichi strumenti di sala settoria e altro materiale interamente fruibile attraverso il Sistema museale di Ateneo e recensito dal Ministero dei Beni culturali. Alcuni pezzi di questa collezione sono stati oggetto di restauri a cura dell’Assessorato ai Beni culturali, altri ancora lo sono stati e lo saranno ad opera degli studenti del Corso di Laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università.