Si chiama AZD1222, il vaccino che si spera renderà innocuo il virus Covid-19.
Frutto di una ricerca del colosso farmaceutico britannico-svedese AstraZeneca, il vaccino dovrebbe essere disponibile su larga scala già ai primi di ottobre e la pandemia con il lockdown dovrebbero essere presto un ricordo del passato. Una notizia che fa tirare un sospiro di solliveo al mondo intero messo sotto scacco per oltre tre mesi da una epidemia che ha mietuto 422mila morti a livello globale e la conseguente distruzione dell’economia di molti Paesi.
Da Oxford gli scienziati fanno sapere che la sperimentazione su oltre 10 mila volontari è già in fase II e III, mentre l’ azienda dichiara: ” Aspettiamo fiduciosi i risultati della sperimentazione, perchè solo allora, se saranno positivi la speranza di tornare alla normalità sarà concreta”
La diffusione di massa del vaccino potrebbe essere l’unico vero rimedio secondo alcuni scienziati, e l’Italia, la Francia, Germania e Olanda si sono unite al Regno Unito e agli Stati Uniti nel produrre su larga scala le dosi di vaccino. In particolare la società farmaceutica AstraZeneca ha raggiunto un accordo con la Inclusive Vaccines Alliance europea – guidata da Italia, Francia, Paesi Bassi e Germania – per una fornitura di 400 milioni di dosi a prezzo calmierato, 2 euro a dose.
Il ministro della salute Roberto Speranza – che ha firmato l’accordo – si è detto molto soddisfatto perché l’Italia ha un ruolo molto importante con la società IRBM di Pomezia, dove materialmente avverrà la preparazione del vaccino.
Secondo alcune fonti sono state già prenotate quasi 2,1 miliardi di dosi, di cui 300 milioni dall’amministrazione Trump. Il Regno Unito, Paese di origine della sperimentazione ne comprerà 100 milioni e l’India – il Paese con il maggior numero di contagi- 1 miliardo. Quando la preparazione arriverà sul mercato, a fine anno circa un terzo della popolazione mondiale dovrebbe essere protetta dalla minaccia di una seconda ondata dell’epidemia.
Intanto sono già sul piede di guerra le associazioni ” no vax” che preannunciano battaglia in caso di obbligatorietà.