La setta “The Truth”
Un racconto dell’orrore quello che arriva da un’inchiesta della BBC. L’emittente radiotelevisiva britannica ha svelato un inquietante scandalo che coinvolge una setta cristiana segreta, fondata in Irlanda nel 1897 e nota come “The Truth”. Questa organizzazione ha operato per decenni negli Stati Uniti, perlopiù tra gli anni ’50 e gli anni ’90. Secondo quanto riferisce la BBC, i membri della setta avrebbero costretto le adepte a partorire figli per poi darli in adozione, senza alcun processo selettivo, per cui, spesso, i piccoli venivano destinati a famiglie che li maltrattavano o abusavano di loro. Sarebbero almeno 200 i neonati ceduti attraverso questo sistema coercitivo. Una scoperta che ha suscitato un’ondata di indignazione, commista al desiderio di giustizia.
La nascita della setta
“The Truth”, fondata da Wally Baldwin, un evangelista scozzese, ha inizialmente preso piede in Irlanda. Ben presto, è proliferata negli Stati Uniti, dove – al suo apice – contava circa 100.000 membri. Sebbene si presentasse come un’organizzazione religiosa dedita alla verità cristiana, molti ex-undercover testimoniano che in realtà il culto fosse caratterizzato da pratiche abusive, intimidazioni e manipolazioni psicologiche nei confronti delle donne incinte. Le aderenti, tutte nubili e, in vari casi, vittime di violenze sessuali, venivano indotte a partorire i loro bambini sotto la minaccia di espulsioni dalla comunità e torture nell’aldilà.
La setta privilegiava il passaparola, attraverso figure chiamate “operai”. Originariamente, avrebbe offerto conforto spirituale ai suoi membri, ma nel tempo – stando a quanto denunciato dai suoi adepti – ha preso piede una cultura della paura.
Le testimonianze delle vittime che hanno vissuto l’orrore del culto sono strazianti. Una di loro ha raccontato alla BBC di come le venisse ripetuto incessantemente che non accettare di rinunciare al proprio figlio l’avrebbe certamente portata all’inferno. “Mi dicevano che, se non accettavo, sarei finita all’inferno”, ha spiegato la donna. Una testimonianza da cui emerge il clima di terrore e sottomissione imperante all’interno della setta.
I Baldwin Babies
I bambini concepiti e dati in adozione venivano soprannominati “Baldwin Babies”, dal nome del dottor Wally Baldwin, il medico che aveva il compito di decidere a quali famiglie dovessero essere affidati. Le famiglie adottive variavano: alcuni genitori adottivi erano membri della setta stessa, mentre altri erano esterni, avvicinati da rappresentanti del culto. Questo sistema di adozioni forzate ha avuto luogo principalmente tra gli anni Cinquanta e Novanta, alimentando un ciclo di traumi e abusi silenziosi.
Melanie Williams, oggi 62enne, è tra coloro che hanno vissuto questa drammatica esperienza. Nel 1981 fu costretta a dare in adozione il suo bambino, un evento che ha segnato indelebilmente la sua vita. “Era un culto basato sulla paura. Mi portarono via il figlio appena nato, senza che potessi nemmeno tenerlo fra le braccia. Se lo avessi tenuto con me, mi dicevano, sarei andata all’inferno”.
La struttura della setta
La setta non sembrava avere un leader unico ma era guidata da quattro “supervisori” che dirigevano le attività di proselitismo e controllo sui membri. Quando uno di questi supervisori è stato contattato dalla BBC, ha cercato di difendere le pratiche del culto dichiarando che tutte le adozioni erano “perfettamente legali” e che l’iniziativa era stata intrapresa “a fin di bene”. Queste affermazioni, tuttavia, sono state ampiamente contestate da chi ha vissuto sulla propria pelle gli effetti devastanti di questa organizzazione.
Fino a ora, l’esistenza della setta e le sue reali intenzioni erano rimaste avvolte nel segreto. La denuncia della BBC sembra aver finalmente portato alla luce un’oscura verità, lasciando la comunità e le autorità davanti a interrogativi scomodi e urgenti. È lecito domandarsi se ci saranno conseguenze legali o se verranno aperte indagini formali sull’operato del culto e sulla sorte dei “Baldwin Babies”.
Storie di violenze e abusi
Deb Adadjo, oggi 54enne, ricorda con nostalgia i momenti trascorsi con sua figlia prima di doverla lasciare. Anche lei, come Melanie Williams, è stata vittima di violenza e coercizione, costretta a rinunciare alla sua bambina.
Il trauma non si limita però soltanto alle madri ma si estende anche ai bambini adottati. Storie di abusi fisici ed emotivi hanno caratterizzato la vita di molti di loro.
Il documentario della BBC ha dato voce anche a sei persone che, da piccole, furono date in adozione. Due di loro hanno raccontato di aver subito abusi sessuali e fisici all’interno delle famiglie adottive, mentre una terza ha riferito di un abuso emotivo perpetrato dal padre adottivo.
Sulla vicenda indaga l’FBI
Negli ultimi due anni, l’emergere di segnalazioni di abusi sessuali sui minori ha portato ex e attuali membri della setta a comunicare tra loro tramite gruppi Facebook. Questi spazi virtuali hanno consentito scambi di esperienze e, soprattutto, la creazione di un movimento di denuncia.
Parallelamente all’emergere di queste nuove testimonianze, l’FBI ha aperto un’inchiesta su queste pratiche aberranti, sospettando che circa 200 bambini siano stati sottratti alle loro madri.