Si accende il dibattito negli Stati Uniti sulla riapertura delle frontiere ai viaggiatori non vaccinati.
Ieri, 8 febbraio la Camera dei rappresentanti ha approvato con 227 voti favorevoli e 201 contrari, il disegno di legge che intende porre fine all’obbligo di vaccinazione per i viaggiatori stranieri che entrano negli Stati Uniti.
Il ddl è stato presentato dal deputato repubblicano Thomas Massie che ha sottolineato nel suo discorso la necessità di rivedere le restrizioni di accesso al Paese, considerati anche i dati di infezione del Covid-19, in netto calo.
Il dibattito che si è immediatamente acceso tra i due schieramenti è passato in un batter d’occhio dai dati scientifici al piano politico.
Difatti davanti alla ritrosia dei democratici, il deputato repubblicano Michael Burgess, Texas, ha messo in evidenza la contraddizione che si sta consumando nel Paese dagli inizi della pandemia. “Le restrizioni COVID sugli stranieri che entrano legalmente negli Stati Uniti per lavoro o turismo – ha detto – sono più severe di quelle imposte agli stranieri illegali pe ri quali la vaccinazione è puramente volontaria”. Riportando poi una conversazione avuta durante una visita al confine del Texas con gli agenti della dogana e della polizia di frontiera il deputato ha continuato: “Gli agenti mi hanno detto che gli stranieri illegali non vaccinati sono ammessi nel Paese sotto la politica di “cattura e rilascio”. Una procedura in base alla quale gli stranieri illegali fermati alla frontiera vengono rilasciati nel paese in attesa di essere convocati in tribunale per verificare il loro status e diritto a rimanere. Le statistiche – ha concluso – mostrano che molti di coloro che attraversano illegalmente il confine meridionale non si presentano mai facendo perdere le loro tracce”.
Il confronto
Secondo i repubblicani il disegno di legge di Massie metterebbe gli Stati Uniti in linea con le politiche di altre nazioni sviluppate nei confronti dei viaggiatori non vaccinati.
I democratici invece bocciano l’iniziativa e esortano il Congresso a fidarsi degli “esperti di salute pubblica”, sostenendo che qualsiasi altro approccio limiterebbe le azioni per rispondere alle future varianti di COVID-19.
Non si è fatta attendere la risposta della Casa Bianca che ha annunciato la sua bocciatura al disegno di legge, almeno fino a maggio.
Con una dichiarazione pubblicata sul sito del governo, il Presidente Biden condanna il disegno di legge (pdf). “Anche se il COVID-19 non è più la minaccia dirompente che era una volta – si legge- l’amministrazione si oppone all’azione del Congresso per invertire l’obbligo di vaccinazione per gli immigrati non cittadini che entrano negli Stati Uniti per via aerea. Questa politica ha permesso ai propri cari in tutto il mondo di riunirsi riducendo al contempo la diffusione di COVID-19 e gli oneri che pone sul sistema sanitario negli Stati Uniti”




