Roma blindata in vista della manifestazione pro Palestina di oggi, sabato 5 ottobre, vietata dalla questura. L’inizio è previsto intorno alle 14. I primi manifestanti sono già in piazza. Blindati di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza presidiano la stazione di Roma Ostiense.
Mentre in Medio Oriente si spara e piovono missili, in Italia la battaglia delle parole scalda la piazza in vista del 7 ottobre, triste anniversario del sanguinario raid di Hamas.
La Questura di Roma ha vietato la manifestazione pro Palestina organizzata per la giornata odierna, avendo ravvisato nella stessa «una volontà celebrativa della strage consumata in danno dello Stato di Israele».
Il no è stato motivato con il fatto che le espressioni utilizzate per pubblicizzare l’iniziativa hanno una connotazione non compatibile con il diritto a manifestare pacificamente garantito dall’ordinamento giuridico vigente. Già nei mesi scorsi c’erano state tensioni durante i cortei pro Palestina: adesso, con la situazione internazionale sempre più esplosiva, il Viminale non ha intenzione di correre rischi.
Ma alcuni movimenti hanno già fatto sapere che scenderanno comunque nelle strade della Capitale.
Roma, dunque, blindata e sorvegliata speciale. Massima attenzione e allerta massima per la manifestazione non autorizzata, contro Israele ed a favore del popolo palestinese, annunciata per oggi a Roma dove sono attese 30 mila persone secondo le stime.
Un imponente piano per la sicurezza – messo a punto anche con le informazioni delle Digos delle questure delle città da cui partiranno gli attivisti dei centri sociali e gli studenti – scatterà già da questa sera e l’ufficio di Gabinetto della Questura di Roma ha predisposto un servizio d’ordine pubblico, con i contingenti pronti ad intervenire in caso di necessità. I controlli verranno effettuati a cerchi concentrici.
Diversi pullman sono stati già fermati e controllati in diverse località italiane. Il centro sociale Askatasuna, con sede a Torino, ha chiamato a raccolta sui canali social migliaia di attivisti, che sono pronti a partire alla volta della capitale per partecipare alla protesta, come anche i collettivi degli studenti tra cui quelli del liceo Virgilio.
Un probabile compromesso con gli organizzatori potrà essere, secondo quanto si apprende, la concessione di un sit-in a piazzale Ostiense. Ma l’imponente servizio di sicurezza, di cui fanno parte la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza, che risponderà al neo questore della Capitale Roberto Massucci, con un’esperienza trentennale nel campo della gestione dell’ordine pubblico in situazioni complesse come grandi eventi ed alla prevenzione di atti terroristici, non si limiterà solo al controllo delle stazioni e dei caselli autostradali, ma si baserà molto anche sull’attività informativa.
Sotto la lente d’ingrandimento della Digos e del nucleo informativo dei Carabinieri del comando provinciale capitolino, il profilo del collettivo del Virgilio di Roma dove è stato pubblicato un video, realizzato nel cortile dell’istituto, dove viene mostrato uno striscione su cui campeggia la scritta: ‘Israele Stato terrorista’ con una foto di Netanyahu, e la stella di David che viene bruciata. Il Tar del Lazio nei giorni scorsi aveva rigettato il ricorso contro il divieto della questura a manifestare. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, a sua volta, ha dichiarato che il tutto verrà gestito, con equilibrio dalle forze di polizia.





