Schlein: “Portare al voto milioni di persone”
Per Elly Schlein il rilancio del Partito Democratico passa (anche) dal referendum dell’8-9 giugno. Cinque i quesiti in totale (4 sul lavoro e 1 sulla cittadinanza), di cui si è fatta promotrice la CGIL guidata da Maurizio Landini. Oggi il segretario del sindacato ha incontrato a via del Nazareno l’omologa dem. I due hanno concordato di procedere insieme al fine di portare a votare più persone possibile.
Come ogni referendum abrogativo in Italia, infatti, esso è valido solo se si raggiunge il quorum del 50%+1 degli aventi diritto. Sempre più una rarità ormai. Per questo Schlein ha dichiarato che il primo obiettivo è quello di far sapere agli italiani dell’esistenza della consultazione referendaria.
“Anzitutto bisogna informare le persone che l’8 e il 9 giugno si vota – ha spiegato la segretaria dem a margine dell’incontro – Si vota per dei referendum che vogliono contrastare la precarietà, aumentare la sicurezza di chi lavora nel Paese. La Costituzione dice che la Repubblica è fondata sul lavoro, ma sul lavoro dignitoso, sul lavoro di qualità, sul lavoro non precario, non povero, sul lavoro più sicuro. Andremo a votare anche per affermare il diritto di cittadinanza, di tutte quelle persone a cui dopo tanto tempo in Italia è ancora negato. Quindi siamo felici di contribuire a questa sfida, di utilizzare tutte le nostre articolazioni territoriali per dare una mano a portare le persone a votare e a convincerle che c’è sempre un buon motivo per andare a partecipare”.
La segretaria dem: “No alla legge del più ricco e del più forte”
“Questi referendum – ha concluso Schlein – ci danno l’occasione di farlo, di dire la nostra, con un voto di cambiare e migliorare concretamente la qualità della vita delle persone. Invitiamo tutte e a tutti a votare, soprattutto in un momento in cui c’è chi punta a stravolgere l’ordine mondiale sostituendolo con la legge del più ricco e del più forte. Abbiamo l’occasione in Italia di una grande ondata di partecipazione che rimetta al centro la dignità delle persone, la dignità del lavoro e quindi siamo felici di contribuire anche noi a questo sforzo”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il segretario della CGIL Maurizio Landini. “Col PD condividiamo che è arrivato il momento, con 5 sì, di cancellare leggi sbagliate – il ragionamento del sindacalista – Questo vuol dire dare diritti alle persone che lavorano, vuol dire dare diritti di cittadinanza a chi non li ha, vuol dire rimettere al centro la persona, la qualità della vita, la qualità del lavoro. L’obiettivo nostro è portare a votare milioni di persone. Questo è un voto che permette un cambiamento e un miglioramento, perché rimette al centro i bisogni e la libertà”.