Matteo Falcinelli riabbraccia la famiglia
Il più sembra fatto. Matteo Falcinelli, lo studente umbro arrestato in Florida lo scorso febbraio, è tornato finalmente in Italia. L’allora 25enne era stato arrestato nei pressi di una discoteca. Secondo la versione della polizia, il ragazzo aveva creato dei problemi all’interno del locale, opponendosi poi all’arresto.
Le immagini rese pubbliche solo a maggio avevano però destato l’indignazione dei connazionali. Nella stazione di polizia di North Miami Beach, infatti, 4 poliziotti avevano “incaprettato” lo studente per 13 minuti, tenendogli il ginocchio sulla gola. Sempre a maggio, a Matteo Falcinelli era stato revocato il visto, riottenuto solo a settembre. Ciò grazie al superamento del periodo di prova, che ha consentito allo studente di non finire a processo.
Una brutta esperienza, che si avvia alla conclusione. Non definitiva però: due i nodi ancora da sciogliere. Il primo riguarda lo stesso percorso accademico di Matteo Falcinelli. Questo non era nel Sunshine State per caso. Era infatti iscritto a un master della Florida International University. Nonostante il tribunale di Miami abbia optato a fine settembre per il “nolle prosequi” (cosa che ne ha consentito la scarcerazione), l’ateneo ha aperto un procedimento interno. Ciò potrebbe comportare il blocco della laurea. Oltre il danno la beffa, insomma.
Il secondo nodo riguarda la volontà della famiglia di intentare una causa civile contro gli autori dell’arresto e delle torture. La madre di Falcinelli, Vlasta Studenicova, ha fatto sapere di essersi rivolta a un legale americano. Nel mentre esiste anche in Italia un procedimento contro ignoti.
Studenicova ha inoltre chiesto l’impegno della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani e di tutte le istituzioni umbre per “sostenere la nostra battaglia per ottenere giustizia”. Matteo, prosegue la madre, è un “ragazzo la cui vita è stata distrutta anche se è sopravvissuto fisicamente”.




