4 milioni di euro a partire dal 2025 per rafforzare i servizi consolari
Era quanto richiesto da tempo da milioni d’italiani residenti all’estero. Ieri il Senato ha approvato in via definitiva un disegno di legge che rafforza i servizi consolari, destinandogli finanziamenti più corposi. Ecco dunque che si appresta a diventare legge il ddl dal titolo “Disposizioni per il finanziamento di interventi volti al rafforzamento dei servizi consolari in favore dei cittadini italiani residenti o presenti all’estero”. Ora non resta che la firma del Presidente della Repubblica e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Primo firmatario è stato il deputato del Partito Democratico Toni Ricciardi. Relatore in Senato, invece, Roberto Menia, di Fratelli d’Italia, vice presidente della commissione Affari Esteri di Palazzo Madama. Un sostegno bipartisan, dunque, con tutti i partiti rappresentati in Parlamento che hanno dato voto favorevole.
Il ddl è composto da un solo articolo. Questo prevede un fondo da 4 milioni di euro per migliorare i servizi consolari, con particolare riferimento al rilascio dei passaporti e degli altri documenti d’identità.
Passaporto fondamentale per accedere a Spid
“Le risorse saranno distribuite agli uffici consolari in base al numero di passaporti emessi – riporta l’agenzia stampa 9Colonne – Entro marzo di ogni anno, una relazione sull’utilizzo dei fondi sarà pubblicata online. La copertura finanziaria è garantita da riduzioni nel bilancio del Ministero dell’Economia. Come evidenziato dalla relazione illustrativa del provvedimento presentato alla Camera, lo scopo dell’intervento normativo è rafforzare in particolare la capacità della nostra rete consolare di evadere in maniera più rapida le domande di passaporto e di altri documenti di identità da parte dei connazionali residenti all’estero. Il disagio provocato dai ritardi che si verificano attualmente deriva anche dalla circostanza che il possesso di un passaporto valido è, per i residenti all’estero, un prerequisito necessario per ottenere lo Spid, strumento ormai fondamentale per l’accesso a numerosi servizi messi a disposizione dalla pubblica amministrazione”.