Evacuata una sinagoga
Timore in Florida. Un allarme bomba ha provocato l’evacuazione di una sinagoga a South Beach, dove vive una folta comunità ebraica. Di fronte all’edificio erano state infatti trovate delle lettere minatorie che paventavano l’esplosione di un ordigno. La polizia ha ispezionato la sinagoga, senza che venisse riscontrato alcun pericolo.
Le autorità hanno dichiarato che un rabbino aveva allertato un ufficiale dopo aver scoperto il plico davanti allo stabile, recante su di un lato la frase “casa sicura”.
Come misura precauzionale, il luogo di culto è stato comunque evacuato. Gli agenti hanno stabilito un perimetro, chiudendo temporaneamente Alton Road tra l’11a e la 13a strada mentre il traffico è stato deviato. I filmati di 7News hanno mostrato gli artificieri e le unità K-9 all’opera per ispezionare a fondo la sinagoga e il centro educativo.
Le fotografie degli ostaggi a Miami Beach
La guerra in Medio Oriente spaventa anche la Florida. A Miami Beach la comunità israeliana ha attaccato le foto dei rapiti da Hamas sulla facciata di un palazzo sito nel quartiere più affollato dagli ebrei.
Domenica, intanto, il consigliere per la Sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, parlando alle famiglie degli ostaggi americani a Gaza, ha detto che Joe Biden sta valutando la possibilità di presentare entro la fine della settimana una proposta definitiva per un accordo sul rilascio degli ostaggi e sul cessate il fuoco. Le parti avrebbero sette giorni di tempo per accettarla o meno.
Sullivan e l’inviato Usa per il Medio Oriente Brett McGurk hanno inoltre riferito ai familiari di non sapere se l’intesa verrà effettivamente siglata ma che la possibilità esiste e che sperano possa concretizzarsi entro due settimane.
Tensioni in Israele
In Israele, nel frattempo, sale il livello dello scontro politico. Migliaia di manifestanti hanno bloccato per ore diverse strade a Tel Aviv, dove la gente è scesa in piazza dopo il ritrovamento a Gaza dei corpi di sei giovani ostaggi.
Durissima la reazione del premier Benjamin Netanyahu. “Lo sciopero è una vergogna. State dicendo a Sinwar: avete ucciso sei persone, qui noi vi sosteniamo”, ha dichiarato il presidente israeliano.
Specularmente dure le parole dell’opposizione. “Siete complici del più grave disastro della storia del paese. Questo è il momento di ricordarvi che non avete giurato fedeltà a Netanyahu, ma allo stato di Israele”. Lo ha scritto il capo dell’opposizione israeliana Yair Lapid in una lettera ufficiale ai parlamentari del Likud, partito del premier, di Shas e di Ebraismo della Torah unito, i due partiti ultraortodossi della coalizione. Per Lapid “dovrebbero immediatamente chiedere un accordo per il rilascio degli ostaggi ed in mancanza di questo uscire dalla coalizione di governo”.
Tanto per aggiungere orrore su orrore, Hamas ha pubblicato il filmato dei sei ostaggi assassinati, i cui corpi sono stati recuperati dall’Idf a Rafah. Non è chiaro quando sia stato girato. La maggior parte dei media israeliani ha però scelto di non diffonderlo.





