Secondo quanto riportato da Forbes, Bernard Arnault, capo del colosso del lusso LVMH, ha superato il neo proprietario di Twitter e fondatore di Tesla, oltre che proprietario di SpaceX e Neuralink.
La perdita del primato sarebbe stata dovuta alla flessione in borsa del titolo della Tesla che rappresenta per Musk la parte più importante del suo patrimonio. L’oscillazione in negativo sarebbe dovuta secondo gli analisti alle vicende legate all’acquisto di Twitter, pagato 44 miliardi, e che ancora non trova un assetto definitivo. Da quando infatti Musk si è lanciato nell’impresa Twitter, parte consistente degli investitori Tesla hanno dismesso i propri capitali determinando un calo del titolo Tesla che in questi giorni è tornato ai valori di un anno fa.
Ed è così che Bernard Arnault, amministratore delegato della società madre del marchio di lusso Louis Vuitton, è riuscito a guadagnarsi il posto di uomo più ricco del mondo con un patrimonio stimato è di circa 185,3 miliardi di dollari. Lo scorso anno quello di Musk p, rima dell’acquisto di Twitter, superava i 200 miliardi di dollari.
Twitter ancora sotto i riflettori per i licenziamenti
Ancora non si arrestano i licenziamenti in Twitter. Stavolta fanno notizia i tagli degli addetti alle pulizie. Il motivo – sembra – sia l’intenzione di Musk di introdurre tecnologie innovative anche ai reparti di pulizia tanto che gli addetti della sede di San Francisco denunciano: “Vuole sostituirci con dei robot” e ci ha licenziato in tronco e senza alcuna indennità.
Al momento non si sa se si tratti solo di una boutade dell’imprenditore o di un reale proposito. Ma sta di fatto sta che questo ultimo licenziamento va a sommarsi agli altri tagli aziendali fatti con l’accetta delle ultime settimane.
Da quando si è comprato Twitter, Elon Musk ha licenziato quattro top manager e quasi metà della forza lavoro. Ma non è finita qui perché Musk ha successivamente invitato ad andarsene tutti i dipendenti che non fossero stati disponibili a lavorare a oltranza in turni massacranti. Il risultato è stato un vero e proprio esodo. In totale sembra che Twitter abbia persona ad oggi circa 3700 persone. I tagli di Elon Musk a Twitter servirebbero dunque a risparmiare sugli stipendi, ma anche a concentrare meglio le risorse superstiti. Al suo ingresso in Twitter, Musk ha riscontrato perdite per circa 4 milioni di dollari al giorno.
Twitter, il piano Musk
Il piano di Musk in merito al restyling di Twitter prevede anche il reintegro di profili eccellenti bannati in passato, come quello di Donald Trump, e l’introduzione della spunta blu a pagamento.
Ma Musk avrebbe come obiettivo anche quello di alleggerire la dipendenza di Twitter dalla pubblicità, così da avere maggiore libertà d’azione e non essere costretto a rispettare i dettami del ‘politicamente corretto’.