Goodbye Covid: l’America si lascia alle spalle la pandemia
Dalla Casa Bianca arriva l’ufficialità: il presidente Joe Biden ha ratificato la legge che pone fine allo stato d’emergenza negli Stati Uniti. A marzo era stata la Camera dei Rappresentanti (in mano ai repubblicani) a votare il provvedimento con un’ampia maggioranza. In Senato, invece, dove si è svolto un dibattito molto acceso tra i democratici, si è dovuto attendere la fine del mese per avere il placet definitivo. Ad ogni modo, con la ratifica di Biden si è giunti a un passo storico, ossia la completa archiviazione della pandemia di Covid-19.
Gli Stati Uniti del resto erano apparsi come uno dei Paesi più polarizzati sulla questione. Le stesse presidenziali del 2020 avevano visto nella gestione della pandemia uno dei temi più caldi e sentiti dall’opinione pubblica a stelle e strisce. Finalmente, però, si può voltare pagina e lasciare il Covid alle spalle. Non mancano purtroppo nodi difficili da sciogliere e il presente americano, tra il possibile arresto di Trump e le tensioni internazionali, sembra molto distante da quella serenità a cui tutti anelavano dopo gli anni convulsi della pandemia.
In soffitta anche il “Titolo 42”
Con la fine dello stato di emergenza verranno meno anche alcuni provvedimenti in passato al centro del dibattito pubblico. Un cavallo di battaglia dell’ex presidente Trump era stato quello del “Titolo 42”, un provvedimento che autorizzava il respingimento immediato degli immigrati clandestini arrivati negli USA dal Messico. I rischi di natura sanitaria venivano così collegati al fenomeno dell’immigrazione dall’America Latina, implementando gli sforzi per regolamentare i flussi migratori al confine meridionale.
L’archiviazione del Covid e la fine dello stato di emergenza modificano però il quadro, facendo riporre in soffitta tale misura. Una notizia che non farà certo piacere all’elettorato repubblicano e che vedrà Biden applicare un approccio differente in tema d’immigrazione. L’approssimarsi delle presidenziali, tuttavia, con i sondaggi che danno in grande affanno l’attuale inquilino della Casa Bianca, costringerà l’amministrazione USA a non tentare più di tanto la sorte su un tema così sensibile per larga parte dell’elettorato. L’archiviazione dello stato di emergenza, al netto dei dibattiti interni, ha visto i democratici optare per una soluzione pragmatica. I prossimi mesi diranno se verrà utilizzato lo stesso approccio anche per l’afflusso di latino-americani.
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