Legato indissolubilmente alla penisola sorrentina, anche se originario di Torre del Greco, Tony May era il simbolo riconosciuto della cucina italiana a New York. Cavaliere del lavoro, commendatore della Repubblica, fondatore del Gruppo Ristoratori Italiani alla Camera di Commercio Italo-Americana, May è stato il proprietario del “San Domenico”, tra le mete del jet-set internazionale.
Con il suo “San Domenico” al numero 240 di Central Park South, tra la Settima Avenue e la Broadway Avenue, a pochi passi dalla Time Warner e dal Lincoln Center, ha veramente caratterizzato e reso famosa la nostra cucina a New York nel segno della qualità e della ricercatezza.
Se il “San Domenico” è stato famoso in America per il cibo italiano di alto livello, ciò si deve alla formidabile avventura del suo creatore che appartiene di diritto alla storia della gastronomia di Manhattan del ventesimo secolo.
Tra i i suoi clienti celebrità del calibro di Michael Douglas, Catherine Zeta Jones, Sylver Stallone, Sophia Loren, Sharon Stone, Harrison Ford, Demi Moore, Tom Hanks, Ron Howard, Luciano Pavarotti, ma anche finanzieri, industriali, artisti e politici.
La parabola di Tony May
Nato il 6 dicembre 1937, primo di otto figli di Ciro, Antonio Magliuolo – questo il suo vero nome – lascia giovanissimo la provincia di Napoli per sbarcare in America in cerca di fortuna. Nel giro di poco più di un decennio diviene il re indiscusso della ristorazione. Inizia cameriere a Manhattan al “Rainbow Room”, uno dei ristoranti del Rockefeller Center; poi nel 1964 diventa maitre di sala e nel 1968 direttore del locale fino a rilevarne la proprietà pochi anni dopo, trasformando le sale al 65° piano del grattacielo in un ristorante abbinato a un night club che ospito i maggiori jazzisti americani.
E’ proprio al Rainbow Room che Tony fonda nel 1979 il Gruppo Ristoratori Italiani alla Camera di Commercio Italo-Americana. Nel 1986 apre il suo secondo ristorante, il “Palio”, e due anni dopo il “San Domenico”, il ristorante di punta del suo impero culinario.
Nel 1997 apre nelle Twin Towers altri due ristoranti: il “Gemelli” e il “Pasta Break” distrutti nell’attacco terroristico al World Trade Center. Nel 2008 chiude il “San Domenico” ed apre il “SD26 Restaurant & Wine Bar”, un ristorante su tre livelli a Madison Square Park North che presenta la cucina italiana contemporanea.
L’Italian Culinary Foundation
Oltre ai suoi cinque ristoranti, fonda anche due scuole di cucina. Tony May è autore di un libro di successo dal titolo “Italian Cuisine: Basic Cooking Techniques”,usato anche come manuale nelle scuole di cucina. Nel 2006 crea l’Italian Culinary Foundation, con l’obiettivo di coordinare programmi con le scuole di cucina di tutto il mondo, portando chef e prodotti dall’Italia negli Usa e in altri paesi stranieri, fornendo a studenti e docenti esperienze di apprendimento pratico che sottolineano l’origine, la storia, le tecniche e i prodotti che compongono l’autentica cucina italiana.