Dal 18 novembre al 4 dicembre la mostra su design culinario italiano
Una data da segnare nel calendario quella del prossimo 18 novembre. I residenti e i visitatori della capitale federale potranno infatti assistere all’inaugurazione della mostra Il Gusto del Design Italiano.
Organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Washington in collaborazione con l’IMF Foundation, l’esposizione si svolge in occasione della decima edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo (SCIM).
Curata da Elisabetta Pisu, l’esposizione durerà fino al 4 dicembre e si terrà nella sede dell’Ambasciata d’Italia (3000 Whitehaven Street NW, Washington, DC 20008). L’evento è gratuito ma è necessaria la registrazione.
La mostra racconta l’evoluzione del design della cucina italiana attraverso opere e oggetti originali firmati dai grandi maestri del settore. Una selezione di trenta pezzi ripercorre il legame profondo tra il design e la cultura gastronomica italiana, dagli anni Trenta fino ai giorni nostri, mettendo in luce alcuni tra i designer, i marchi e i prodotti più iconici legati al mondo del cibo Made in Italy.
Esposti gli oggetti più iconici
I pezzi esposti hanno contribuito a plasmare la storia della preparazione e della presentazione dei cibi e rimangono tuttora parte integrante dell’immaginario collettivo legato al rituale del mangiare. L’esposizione testimonia non solo l’evoluzione tecnologica, ma anche il cambiamento del modo in cui la società percepisce e vive il cibo, offrendo al pubblico un percorso che evidenzia il design come specchio del proprio tempo, dei suoi valori e delle sue trasformazioni. Dai piccoli accessori da tavola agli strumenti professionali, ogni oggetto riflette la maestria e l’inconfondibile equilibrio del design italiano, capace di fondere funzionalità, estetica, innovazione e bellezza.
Sarà possibile ammirare creazioni che spaziano dallo spremiagrumi Juicy Salif di Philippe Starck per Alessi (1990), alla grattugia Forma di Zaha Hadid (2021), passando per il tostapane Toast di Gae Aulenti per Trabo (1997), fino al Matarél in vetro borosilicato trasparente di Matteo Ragni (2017), senza dimenticare le celebri posate Conca di Gio Ponti, prodotte da Sambonet dal 1955.
L’inaugurazione della mostra sarà accompagnata da una presentazione speciale della curatrice Elisabetta Pisu.





