L’app cinese di intelligenza artificiale (AI) DeepSeek ha dichiarato lunedì che limiterà temporaneamente le registrazioni degli utenti a causa di “attacchi dannosi su larga scala”, che prendono di mira i suoi servizi. Ieri DeepSeek ha segnalato una “grave interruzione” che ha interessato la sua interfaccia di programmazione delle applicazioni (API) e gli accessi degli utenti. L’azienda ha precisato che chi ha già un account potrà accedere come sempre.
Il fenomeno DeepSeek, un “miracolo” dai costi minimi
La start-up cinese fondata nel 2023 da Liang Wenfeng e supportata dall’hedge fund High-Flyer di Hangzhou, sta avendo l’impatto di uno tsunami. Riesce a produrre un modello Ai con bassissimi costi di training (dai 100 milioni di dollari degli altri ad appena 5 milioni), con l’uso di poche Gpu (da 100k a 2k) e senza avere bisogno del sostegno di costosissimi e sofisticati data center.
La sua poderosa ascesa sta avendo effetti anche sui mercati finanziari globali, poiché insidia il predominio tecnologico occidentale. Nasdaq e S&P 500 nel pre-market hanno subito perdite rispettivamente del 3,2% e dell’1,9%, mentre Nvidia ha registrato una flessione superiore al 6%.
The Information analizza i motivi del suo successo
Stando a un’indagine della testata specializzata The Information, DeepSeek ha superato o eguagliato le prestazioni delle applicazioni concorrenti sviluppati da OpenAI, Meta e Anthropic. A preoccupare in particolar modo i ricercatori di Meta, che hanno allestito delle “war rooms” per analizzarne funzionamento, è la sua efficienza. Pur utilizzando, infatti, meno risorse computazionali rispetto ai concorrenti americani, riesce comunque a ottenere risultati di alto livello.
Un altro vantaggio non da poco è costituito dal fatto che il software per ora è gratuito, open source e open-weight, cioè consente agli sviluppatori di scaricare il modello senza dover tirar fuori un solo euro o di utilizzarlo tramite Api cloud a costi molto inferiori rispetto ai servizi di OpenAI o Anthropic.
I timori del gigante Asml per la sfida sui chip
Tale astuta strategia ha attirato sviluppatori e aziende in cerca di soluzioni più economiche e personalizzabili, come Together AI e SuperFocus. Asml, il gigante olandese leader nella produzione di macchinari per la litografia avanzata utilizzati nella fabbricazione di chip, ha dovuto fare i conti con un calo delle sue azioni di oltre l’8% in seguito alla diffusione della notizia del travolgente successo di DeepSeek che funziona con semiconduttori meno avanzati.
Il parere di Filippo Diodovich su DeepSeek
“La popolarità di DeepSeek è esplosa. La sua app ha conquistato gli utenti globali, diventando l’app gratuita più scaricata sull’App Store in Cina e negli Stati Uniti, sorpassando persino ChatGpt. Tuttavia, il suo sviluppo non è privo di sfide. Le rigide leggi sulla censura in Cina limitano i suoi modelli dall’affrontare temi politicamente delicati (ad esempio l’indipendenza di Taiwan), ostacolando una piena diffusione nei mercati internazionali dove la libertà di espressione è cruciale”. Ad affermarlo è Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di Ig Italia in un report dedicato al tema nel quale si legge che “DeepSeek sta emergendo come una forza innovativa nel panorama dell’intelligenza artificiale, pronta a sfidare i giganti occidentali, ma con il peso delle regolamentazioni cinesi sulle spalle”.
“Il suo fiore all’occhiello, ha spiegato ancora Diodovich, è il modello DeepSeek-R1, lanciato all’inizio del 2025, che ha già fatto parlare di sé grazie alla sua abilità nel risolvere problemi complessi, come il ragionamento matematico e la generazione di codice. Questo è possibile grazie all’uso di tecniche di apprendimento avanzato che permettono al modello di ‘ragionare’ in modo autonomo”.
Trump raccoglie la sfida
Il tycoon osserva quanto accade con spirito positivo. Il lancio di DeepSeek, app cinese di intelligenza artificiale, “dovrebbe essere una sveglia per le nostre industrie, che dovrebbero essere concentrate al massimo sulla competizione per vincere”. Così Donald Trump ha commentato il terremoto sui mercati provocato dal rilascio di DeepSeek, aggiungendo che tutto questo potrebbe essere “positivo” per i giganti americani del tech: “Invece di spendere miliardi e miliardi, si spende di meno e si arriverà, sperabilmente, alla stessa soluzione”.