Biden perde non solo contro Trump
Secondo un sondaggio pubblicato dalla Cnn, se si votasse oggi per le presidenziali, Joe Biden non rischierebbe di perdere le elezioni USA solo contro Donald Trump. In un ipotetico duello tra l’attuale inquilino della Casa Bianca e la governatrice Repubblicana del South Caroline Nikki Haley, quest’ultima vincerebbe con 6 punti di vantaggio.
L’ex ambasciatrice ONU, unica donna in campo nella corsa per la Casa Bianca, gode di un netto vantaggio sul presidente con il 49% contro il 43% . Secondo gli esperti Biden sconta le gaffe in pubblico, gli errori in politica estera , l’aumento dell’inflazione che attanaglia il Paese. A preoccupare maggiormente gli elettori però nonostante le sue assicurazioni – “la vecchiaia porta solo un pò più di saggezza” – è l’eta avanzata del presidente che potrebbe compromettere le sue capacita fisiche e mentali.
Biden predica bene e razzola male
Il mese scorso inizia con la pubblicazione di un articolo sul Wall Street Journal che riporta gli stipendi dello staff alla Casa Bianca; nonostante i molteplici interventi di Biden a favore dell’equiparazione degli stipendi tra uomini e donne, l’analisi rivela che gli uomini guadagnano in media $105,000 all’anno, il 20% in più di quanto portano a casa le donne.
Il mese di Agosto viene poi funestato dalla tragedia di Maui, l’isola delle Hawaii che piange 115 vittime. Quando scoppia l’incendio Biden è in vacanza sulle spiagge del Delaware e decide di rinviare la visita per non intralciare i soccorsi. Nei giorni successivi va in vacanza sul Lago Tahoe, tra la California ed il Nevada, e solo alla fine vola a Maui. Qui, una volta arrivato, fa una battuta infelice sul terreno ancora caldo paragonando ciò che era accaduto ed i suoi piccoli incidenti domestici col fuoco. Al termine della visita ai luoghi distrutti dalle fiamme partecipa alla cerimonia di commemorazione dei defunti durante la quale – tra lo stupore e la rabbia dei presenti – finisce con l’addormentarsi.
Le gaffe
Ad una cerimonia in Arizona, il Presidente Biden fa molti apprezzamenti alle bellezze naturali dell’Arizona e finisce col definire il Grand Canyon una delle 9 meraviglie del mondo; purtroppo e’ ben noto che le meraviglie del mondo sono 7 e la lista non include il pur bellissimo Gran Canyon. Piu’ tardi, nella stessa giornata, quando un reporter gli chiede se intenda dichiarare lo stato di emergenza sul clima, Biden – tra lo stupore dei presenti – risponde erroneamente di averlo già fatto.
Ancora più imbarazzante è l’incontro a Camp David, il 18 Agosto, tra Biden ed il Primo Ministro giapponese Fumio Kishida, che Joe Biden si ostina a presentare come il Presidente giapponese.
La cocaina alla Casa Bianca
Alcune settimane fa, fece scalpore il ritrovamento di cocaina alla Casa Bianca. Ufficialmente fu detto che qualcuno aveva dimenticato lo stupefacente ma che era stato impossibile risalire al possessore.
L’ipotesi avanzata era che un visitatore distratto avesse dimenticato o perso la droga durante una gita turistica, ma in Agosto viene fuori una scomoda notizia. Secondo molti media (Fortune Magazine, New York Post, Daily Mail etc.), pare che il responsabile della dimenticanza sia stato identificato, sia ben noto al Presidente e pare che sia una persona del suo più stretto entourage.
Gli pseudonimi di Biden
Nel frattempo i repubblicani al Congresso ed al Senato continuano ad indagare sulle attività di Hunter Biden e sul possibile coinvolgimento del padre. Nei documenti in possesso degli investigatori sono citati nomi di persone inesistenti e che secondo alcuni potrebbero tutti fare riferimento alpresidente in carica.
Pertanto per fare chiarezza in Agosto, James Comer, il repubblicano Presidente del Comitato di Vigilanza del Congresso, chiede agli archivi federali documenti e chiarimenti al fine di appurare se Joe Biden sia il personaggio dietro gli pseudonimi (Robert L.Peters ed altri), menzionati in riferimento ad attività poco chiare e sospette.
Candidati alternativi a Biden
Fino all’inizio dell’estate il Partito Democratico sembrava graniticamente unito sulla candidatura di Biden e tutti i possibili sfidanti erano scesi in campo al fianco del Presidente.
A metà Agosto però il parlamentare democratico del Minnesota Dean Phillips dichiara la necessità di consentire altre candidature alle primarie, considerati i sondaggi sfavorevoli. Phillips chiarisce anche che “i Democratici non vogliono una incoronazione, ma una competizione!” riferendosi alla sostanziale imposizione da parte della leadership del partito della sola candidatura Biden.
Il New York Times ammette le debolezze della candidatura biden.
In un articolo del 6 Settembre, il prestigioso NYT fa una analisi sui dati di gradimento che gli americani esprimono per il governo Biden e ne individua le principali cause: l’inflazione che ha portato un enorme aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, cosi come il costo del gallone di benzina, aumentato del 63% durante la sua Presidenza; la sicurezza, in tutte le piu grandi aree metropolitane è aumentata in maniera esponenziale la delinquenza e microcriminalità; la crisi migratoria al confine meridionale con ondate sempre piu’ numerose di immigrazione illegale e consequente incapacità di accoglienza ed integrazione; (3) le preoccupazioni per l’età e per la salute del Presidente. Vengono anche menzionati criticamente l’affrettato ed umiliante ritiro dall’Afghanistan e le frequenti vacanze presidenziali.
Il figlio di Biden incriminato
L’onda lunga delle brutte notizie arriva fino al 6 Settembre quando il Procuratore Speciale Weiss, chiamato ad indagare su Hunter Biden, comunica al Giudice Federale Maryellen Noreika che intende (entro la fine del mese) chiedere ad un Gran Giurí l’autorizzazione per incriminare il figlio del Presidente Hunter per possesso illegale di armi.
Hunter Biden ha posseduto una pistola nell’Ottobre del 2018, nonostante fosse un tossicodipendente, questo è reato federale che prevede fino a 10 anni di prigione.
Il figlio del Presidente ha ammesso di aver fatto uso abituale di crack e cocaina dal 2016 al 2019; in questo periodo, ha ammesso di essere riuscito a comprare una pistola con la falsa affermazione di non fare uso di stupefacenti.
Si attendono ora notizie sulla possible seconda incriminazione di Hunter Biden per evasione fiscale, avendo egli evitato di pagare circa $200,000 di tasse non dichiarando entrate per oltre $3 milioni.
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