Come nasce e qual è la finalità del Comitato Nazionale Cristoforo Colombo?
Il Comitato Nazionale per Colombo nasce per celebrare i 500 anni dallo sbarco effettuato il 12 ottobre 1492 all’Isola di Guanahani. Le finalità sono soprattutto legate al significato storico e marittimo dell’evento, nonché all’incontro tra le culture del Vecchio e del Nuovo Mondo.
Il continente americano era già conosciuto nella parte settentrionale, dove al largo di Terranova andavano a pescare baschi, normanni, bretoni ecc. Oltre a sporadiche visite di vichinghi e polacchi. Ma come longitudine, secondo Toscanelli e Martin Behaim, la zona corrispondeva all’Asia. Lo stesso Cristoforo Colombo credette di essere giunto in Asia e cercava invano il passaggio per entrare nell’Oceano Indiano. La prima menzione di “Nuovo Mondo” la si ha invece sul continente sudamericano, quando effettivamente si scoprì di trovarsi in un continente diverso.

In questo periodo storico assistiamo a un paradosso. La cancel culture americana sta portando avanti un’opera demolitoria nei confronti dell’esploratore genovese. Addirittura in passato si è scelto di trasformare il Columbus Day nel Giorno dei Nativi. Al lato opposto, una porzione significativa degli statunitensi nutre verso Colombo una vera e propria venerazione. Ciò è particolarmente vero per i discendenti degli italiani. Nella penisola tutto questo non viene avvertito e il grande navigatore resta più che altro una reminiscenza scolastica. È utile riaccendere negli italiani l’amore per Colombo? E se sì, quali attività potrebbero contribuirvi?
Gli italiani che sono emigrati negli Stati Uniti hanno voluto rimarcare la loro identità attraverso Cristoforo Colombo ma ricordiamo che nel Nord America furono altri navigatori a “metterci piede”. Parliamo di Caboto e di Giovanni da Verrazzano. Alcuni si rifanno anche ai fratelli Zeno, che potrebbero esserci arrivati nel 1390. La nostra penisola ha espresso dunque una valanga di validi navigatori che hanno contribuito a rendere più chiara la scoperta.
Certamente Cristoforo Colombo non era uno stinco di santo ma bene o male rappresenta l’anello di congiunzione tra Vecchio e Nuovo Mondo. Andando a sottilizzare, è con il suo secondo viaggio che il cavallo giunge in America. Proviamo ad immaginare gli Stati Uniti con cowboy e indiani senza cavallo!
Forse gli italiani avranno esagerato ad erigere centinaia di statue in onore di Colombo, come se fosse stato una entità da venerare, mentre fu un un personaggio umano. Ciò non toglie che le statue sono anche un patrimonio storico-artistico e culturale, considerando anche le differenti epoche in cui vennero erette.
Nulla toglie alle ingiustizie alle quali furono sottoposte le popolazioni locali ma queste sono attribuibili al navigatore genovese solo in piccolissima parte. Le stesse civiltà locali, del resto, non possono essere considerate scevre da gravi colpe verso le loro stesse popolazioni.
Resta l’impresa storica di Colombo e dei 90 marinai che erano con lui. Pertanto, con tutti i possibili difetti, va fatto a loro un omaggio da estendere a tutta la gente di mare che contribuì a dare un volto definitivo al nostro pianeta.
Storicamente l’Italia è un Paese a forte vocazione marittima, tradizionalmente collegata a una significativa estroversione, sia commerciale che geopolitica. Eppure da qualche decennio a questa parte tale dimensione sembra essere stata dimenticata. È esagerato dire che serve una riscoperta del mare?
In tal senso, il nostro Comitato organizza dal 1992 un corteo storico spettacolare, con diverse centinaia di figuranti e con la presenza di gruppi latinoamericani. Ciò rappresenta un omaggio alle civiltà precolombiane e al Nuovo Mondo, all’insegna della solidarietà e della fratellanza tra i popoli. Il tutto rimarcando l’epopea marinara del viaggio di scoperta, nonché l’importanza dell’incontro tra culture differenti, che dopo secoli esprimono le loro diversità come un fattore positivo e di arricchimento reciproco.

Oltre al corteo storico, inoltre, il Comitato organizza mostre d’arte tra artisti del Vecchio e Nuovo Mondo, rendendo via via omaggio a Paesi quali Perù, Ecuador, Italia, Panama, Islanda, Paraguay, Bolivia e prossimamente la Spagna. Lo fa utilizzando un linguaggio universale come l’arte, che unisce e non divide.
Il Comitato Nazionale Cristoforo Colombo ha il fascino di essere stato fondato a Genova, elemento non certo secondario quando si parla di Colombo. Esiste o è in fase di tessitura una rete internazionale con sodalizi simili? Negli Stati Uniti ad esempio hanno una visibilità e un’influenza davvero notevoli…
Quello dei rapporti internazionali è certamente un tema fondamentale. In questi giorni, ad esempio, è stato recapitato a Panama un busto di Cristoforo Colombo, opera della scultore Claudio Caporaso. Grazie all’interessamento dell’avvocatessa Neslin Arce Mendizabal (Ambasciatrice di Buona Volontà del Comitato), verrà collocato nei locali della direzione del Canale. Si tratta evidentemente di un evento storico considerato che il navigatore genovese proprio sulle coste panamensi cercava il passaggio per le Indie.






Se necesita un ponente sobre la Biografía de un “Cristóbal Colón” para un Evento Cultural Internacional en “Pontevedra 2026”, lo organiza la “ASOCIACION CULTURAL CELSO GARCIA DE LA RIEGA” en colaboración con el Ayuntamiento de Pontevedra, Diputacion provincial y Xunta de Galicia. Se trata de conmemorar el 520 Aniversario de la muerte de “Cristóbal Colón” en Valladolid del año 1506.
Si tiene Ud. interés puede dirigirse al secretario general, Juan Carlos Blanco Varela con el No. de E.Mail: jcblancovarela@gmx.de
Se celebra del 20-22 de Mayo 2026 en la ciudad de Pontevedra, saludos a todos.