Napolitano nel “cimitero degli inglesi”
Persino per una città ricca di monumenti e di scorci evocativi come Roma, il Cimitero degli acattolici rappresenta un luogo difficile da eguagliare. Situato vicino al monte Testaccio, nel “cimitero degli inglesi” riposano alcune delle personalità più celebri dei secoli passati. Poeti come John Keats e Percy Bysshe Shelley sono sepolti non lontano da uomini politici del calibro di Antonio Gramsci ed Emilio Lussu. Il feretro di Giorgio Napolitano, dopo il funerale laico alla Camera dei Deputati, è stato condotto verso Porta San Paolo e la Piramide Cestia, alla cui base si trova appunto quest’incantevole scrigno.
Il nome “cimitero degli inglesi” sarebbe in realtà improprio, visto che le salme qui sepolte appartengono ai non cattolici di tutte le nazioni, non importa se anglicani, ortodossi o protestanti. Col tempo hanno trovato sepoltura, seppur in via eccezionale, anche personalità di matrice laica, come nel caso di Andrea Camilleri e, appunto, di Giorgio Napolitano. Ma l’espressione è rimasta in voga, parallelamente ad altre non ufficiali, come quella di “cimitero Testaccio” o “degli artisti e dei poeti”.
Storia del Cimitero acattolico
Tale luogo venne destinato alla sepoltura dei non cattolici sul finire del XVII secolo. L’obiettivo era quello di riservare ai cristiani di altra fede uno spazio consono per seppellire i propri appartenenti. Prima, infatti, essendo la capitale terra consacrata, finivano seppelliti insieme alle prostitute e ai suicidi, nella zona ancora conosciuta come Muro Torto, dalla parte opposta delle Mura Aureliane, vicino a piazza del Popolo. La presenza sempre crescente di comunità internazionali e il raffreddamento delle tensioni religiose permisero di sanare questo vulnus.
Il viaggio terreno dell’ex presidente della Repubblica terminerà dunque in questo luogo ricco di storia e bellezza. Il cimitero accoglie così un altro personaggio che, comunque la si pensi sul suo operato, ha segnato profondamente la storia d’Italia. Spenti gli affanni e le passioni di questo mondo, gli alberi del Cimitero acattolico vegliano sul riposo di chi ha trovato sepoltura in questo luogo ameno.