Panico ad Abbiategrasso: insegnante accoltellata da un 16enne
Il degrado sociale e civile del nostro Paese non risparmia certo il mondo della scuola, ponendolo anzi in prima linea. Purtroppo quello che dovrebbe rappresentare il tempio della cultura e della crescita personale dei giovani registra quasi quotidianamente episodi di violenza e bullismo. Gli insegnanti, categoria che dovrebbe godere del massimo riconoscimento sociale, sono costretti a lavorare spesso in contesti difficili, privi di riferimenti valoriali e civici. Quello che è successo questa mattina vicino Milano rappresenta l’ennesimo episodio drammatico proveniente da una scuola superiore. L’insegnante accoltellata non è per fortuna in condizioni gravi. Il fatto è avvenuto all’Istituto Emilio Alessandrini. Un 16enne ha colpito la docente alla testa e al braccio. L’insegnante è stata ricoverata in ospedale. Non contento ha poi minacciato i compagni di classe con una pistola giocattolo, facendoli uscire dall’aula. L’arrivo dei Carabinieri è stato risolutivo, bloccando il protagonista di questa mattinata di follia.
Il ministro Valditara fa visita all’insegnante
Come evidenziato sopra, fortunatamente l’insegnante accoltellata non è in condizioni gravi. Ciò non diminuisce ovviamente la gravità dell’accaduto. Non a caso il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, è andato a farle visita all’ospedale di Legnano, dove è stata ricoverata in codice giallo. Il titolare della Minerva ha espresso la propria preoccupazione per i ricorrenti casi di aggressione ai danni degli insegnanti. Ha inoltre parlato di un moltiplicarsi di episodi violenti dopo la pandemia. Secondo il ministro, in casi simili lo Stato dovrebbe costituirsi parte civile per far risarcire ai colpevoli anche il danno d’immagine.
La solidarietà è arrivata anche dalle opposizioni. Il Partito Democratico ha chiesto maggiori risorse da stanziare per la scuola, mentre il Movimento 5 Stelle ha invocato la necessitĂ di rafforzare il legame tra le scuole, le famiglie e le comunitĂ locali. Valditara ha suggerito la possibilitĂ d’inserire nelle scuole degli psicologi fissi. Certo è che i giovani sono sempre piĂą lasciati a loro stessi ed al nichilismo dei social. Famiglie spesso assenti e la mancanza di qualsiasi principio di autoritĂ fanno di molti adolescenti delle schegge impazzite. Il problema è dunque di natura civica e antropologica, prima che economica.





