Alla presenza di oltre oltre 20mila turisti e migliaia di fedeli in preghiera, nel villaggio rurale San Pedro Cutud, a Nord di Manila, è stata rievocata la Passione di Gesù con figuranti in costume da legionari romani che hanno fustigato e poi crocifisso, con chiodi veri, tre devoti.
Si ripete così il rito collettivo che ha lo scopo di rivivere la Via Crucis e la morte di Gesù, iniziato oltre 50 anni fa. Un appuntamento religioso controverso che attira migliaia di turisti ogni anno, fortemente disapprovato dalla Chiesa cattolica.
La rievocazione della Passione di Cristo inizia con i partecipanti che, con corone di spine, trasportano sulle spalle croci di legno pesanti, lungo un percorso di un chilometro, sotto il sole cocente della stagione. La rievocazione della Via Crucis si conclude con la crocifissione, chiodi veri vengono conficcati nelle mani e piedi e la croce issata per poco più di 5 minuti. Quest’anno si è andato oltre, gli uomini sono rimasti inchiodati per 11 minuti.
Ieri, tra i tre devoti crocifissi, tutti filippini, anche il 63enne Ruben Enaje, che si è sottoposto al supplizio per la 35esima volta. Ai giornalisti presenti, l’uomo di nome Enaje ha dichiarato “Mentre camminavo ,trasportando la croce sulle spalle, l’unica cosa cui pensavo era come Gesù possa essersi sentito quando ha portato la sua croce ed è stato poi crocifisso”. L’eta vanzata dell’uomo gli ha fatto ammettere alal fine del rito che probabilmente questo sara l’ultimo anno in cui si è sottoposto alla crocifissione “il mio corpo sta invecchiando” ha detto.
Secondo la stampa filippina, altri sette devoti cattolici si sono fatti crocifiggere ieri in altre località della provincia di Pampanga. Circa l’80 per cento della popolazione delle Filippine – 110 milioni di abitanti in tutto – è di fede cattolica. Un’altra pratica di alcuni fedeli filippini in occasione del Venerdì santo è l’autoflagellazione con sferze in bambù al fine di espiare i propri peccati.
La crocifissione con chiodi di acciaio inossidabile, lunghi 10 centimetri, a mani piedi dura non oltre cinque minuti
La Chiesa cattolica disapprova
Una pratica disapprovata dalla Chiesa che da anni si rivolge ai fedeli spiegando che per festeggiare degnamente il triduo pasquale, i fedeli non devono replicare il solo ed unico sacrificio, quello fatto da Gesù in croce sul Calvario 2000 anni fa.
La Passione di Cristo sembra, intanto, oramai un appuntamento turistico che ogni anno attira sempre più turisti pronti a fotografare e filmare uomini pronti farsi flagellare e inchiodare mani e piedi ad una croce di legno per ” espiare pene”.
La tradizione di ricreare la Passione di Cristo è nata nei primi anni ’40, ed è divenuta quasi subito una semplice attrazione turistica. Mentre i prelati della Chiesa Cattolica presente nel paese continuano adisprrovare il macabro rito, il governo, che non prende posizione, invita tutti a vaccinarsi contro il tetano.





