E’ arrivato ieri sera nel Regno Unito l’Air Force 1 con a bordo il Presidente Biden. E’ la sua prima visita europea da presidente degli Stati Uniti in carica. L’occasione naturalmente è il vertice del G7 che si svolgerà in Cornovaglia fino a domenica 13 giugno.
I temi che affronterànel suo week end europeo sono proprio quelli che gli stanno più a cuore e che hanno caratterizzato il suo programma elettorale: clima e sicurezza sanitaria mondiale.
A latere – ma non troppo – l’obiettivo che persegue Biden è quello di rilanciare il patto atlantico e l’alleanza tra le democrazie.
Certamente non è difficile interpretarne le intenzioni visto che il presidente non lesina dichiarazioni nel segno della discontinuità con il precedente inquilino della Casa Bianca. “L’ America è tornata e le democrazie sono unite per affrontare le sfide del futuro” ha detto Joe Biden parlando davanti alle truppe alla Royal Air Force.
Dunque la volontà di un nuovo protagonismo globale degli Usa dopo gli anni della presidenza di Trump molto più rivolta al rafforzamento degli Stati Uniti al proprio interno. Una posizione osteggiata da alcuni in Usa ma molto apprezzata dai vertici europei che si aspettano moltissimo da questa partecipazione americana al G7. I temi più caldi:
Sicurezza sanitaria
Su questo tema il Presidente Biden proporrà un “modello di azione coordinata” a livello internazionale contro le future pandemie. Oggi è previsto un incontro bilaterale con il premier britannico Johnson, nel quale Biden annuncerà la donazione di 500 milioni di dosi di vaccino Pfizer ai paesi in via di sviluppo. I primi 200 milioni di dosi saranno distribuiti quest’anno, gli altri 300 milioni nel 2022.
Nato
La visita europea sarà anche densa di ulteriori occasioni. Terminato il G7 infatti il capo di Stato americano proseguirà per Bruxelles, dove parteciperà ai vertici di Nato e Ue.
Biden ribadirà l’impegno degli Stati Uniti per l’articolo 5 sulla mutua difesa. Impegno che il predecessore Trump non aveva confermato. L’impegno americano verso l’Alleanza Atlantica, ha assicurato Biden è “solidissimo” ma ha anche sottolineato la necessità di modernizzare l’organizzazione e le sue capacità nel settore cibernetico.
Previsto anche un incontro con il presidente turco Erdogan che non si preannuncia proprio sereno perché la Turchia non ha preso bene la decisione del governo americano di riconoscere il genocidio degli Armeni.
USA e Russia
Al termine del suo viaggio l’incontro considerato da molti come il più delicato in assoluto ovvero quello con il Presidente Putin, programmato per il 16 giugno a Ginevra.
“Non cerchiamo il conflitto ma un rapporto stabile e prevedibile con la Russia”, ha già anticipato il Presidente Biden ribadendo però che gli Usa risponderanno in modo “robusto e significativo” ad ogni sua azione ostile. E a questa affermazione Mosca ha risposto subito con un segnale tutt’altro che incoraggiante sul piano dei diritti umani. Un tribunale di Mosca ha infatti confermato di considerare ‘estremiste’ le organizzazioni politiche guidate dal dissidente russo in carcere Alexei Navalny, vietando ogni attività e rendendo il personale passibile di procedimenti penali.
Insomma, se tutto va bene vedremo più di qualche scintilla.






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