Marco Bellocchio presenta alla 74° edizione del Festival di Cannes il suo lungometraggio Marx può aspettare, un delicato documentario autobiografico con cui il regista racconta la sua storia familiare e cerca di spiegarsi il suicidio del fratello gemello all’età di 29 anni
.La sua presenza in Costa Azzurra non sarà solo per il documentario, ma anche, e soprattutto, per ricevere la prestigiosa Palma d’Oro alla carriera.
Oggi all’ingresso nella sala Debussy del Festival, il regista italiano ha ricevuto una calorosa accoglienza di vero giubilo e alla fine della proiezione di Marx può aspettare, il pubblico gli ha tributato un applauso di oltre 10 minuti. Un’ovazione che lo stesso regista ha interrotto intervenendo al microfono di Thierry Fremaux,il direttore artistico della manifestazione: “Se questo che avete visto vi ha emozionato – ha detto- vuol dire che c’è qualcosa che esce dalla casa di Bellocchio e arriva a tutti...”.
Nella platea sold out della sala Debussy accanto a Bellocchio c’era la sua famiglia con la moglie Francesca Calvelli e i figli Pier Giorgio e Elena.
Come lui stesso ha affermato, Bellocchio non ha mai vinto a Cannes, ma i suoi film sono rimasti nei cuori e nelle menti degli spettatori e oggi la Palma alla carriera ne è la conferma.
Un Orso d’argento a Berlino, 5 David, 7 Nastri d’argento e 6 Globi d’Oro, questi i premi conquistati da Marco Bellocchio come regista e autore.
Tra i suoi film più famosi, ricordiamo Sbatti il mostro in prima pagina, con il grandissimo Gian Maria Volontè; La Condanna, che gli valse il premio al Festival di Berlino; L’ora di religione e Il regista di matrimoni con Sergio Castellitto, oltre a La Cina è vicina, con cui si aggiudicò il Leone d’Argento a Venezia, rassegna che gli donò nel 2011, anche il Leone d’Oro alla carriera e non ultimo Il Traditore del 2019.
Come confermato ufficialmente dal direttore del festival, Fremaux, sarà Paolo Sorrentino a consegnargli la Palma d’oro d’onore, mentre in sala a fargli festa è in arrivo per la cerimonia di chiusura Pier Francesco Favino, il Buscetta del suo ‘Traditore’.
Che dire, in questo luglio 2021, ricco come non mai di soddisfazioni per gli italiani dal calcio al tennis, al softball, anche il cinema internazionale si tingerà del tricolore a noi tanto caro.
Enjoy





