Bill Gates e Giorgia Meloni si confrontano sull’Intelligenza Artificiale
Si è svolto questa mattina a Palazzo Chigi l’incontro tra Giorgia Meloni e il miliardario americano Bill Gates. Un colloquio di oltre un’ora, che ha visto la partecipazione anche di padre Paolo Benanti. Una figura fondamentale, quest’ultima, nelle sue vesti di presidente della commissione AI per il Dipartimento dell’Informazione ed Editoria. Il professore universitario francescano è infatti uno dei massimi esperti sull’Intelligenza Artificiale, tanto da essere il membro italiano del comitato sull’AI dell’Onu, nonché consigliere di Papa Francesco.
La riunione rientra nel giro di consultazioni che il presidente del Consiglio sta effettuando in occasione della presidenza italiana del G7. L’Intelligenza Artificiale, come è noto, è uno dei temi strategici del presente e il nostro Paese non vuole farsi trovare impreparato. Per questo Meloni ha inaugurato un ciclo d’incontri con esperti e personalità politiche, al fine di elaborare strategie capaci di governare efficacemente il fenomeno.
Nel passato recente la leader di FdI si è confrontata con un altro avveniristico imprenditore, il patron di SpaceX e Tesla Elon Musk. Medesime le ragioni del faccia a faccia con il fondatore di LinkedIn Reid Hoffman. A livello politico colloqui sul tema si sono svolti con il conservatore britannico Rishi Sunak, particolarmente in sintonia con il presidente italiano. Domani, invece, Bill Gates incontrerà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Bill Gates, da tecnologo, ha soprattutto sottolineato i grandi vantaggi di ottimizzazione di alcuni processi che possono arrivare” ha dichiarato Paolo Benanti parlando dell’incontro. “L’importante è che [l’Intelligenza Artificiale] sia nelle mani giuste”: così il professore universitario sintetizza il pensiero di Bill Gates. “Abbiamo qualcuno che ha fatto la storia di questo settore e abbiamo la presidente del Consiglio che ha espresso una serie di cose già dette nel discorso all’Onu e in occasione di altri discorsi. La cosa interessante è che si aprono spazi di dialogo”.





