Covid, Wsj: Pechino ha nascosto la verità per settimane
Accuse pesanti quelle rivolte alla Cina dal Wall Street Journal. Analizzando documenti provenienti dal Congresso americano, infatti, il Wsj evidenzia come Pechino avrebbe isolato la sequenza del Covid già nel dicembre 2019. Nonostante ciò, la Repubblica Popolare per settimane continuò a parlare di polmonite, non arginando i contagi e facendo partire la ricerca internazionale con colpevole ritardo. Soltanto l’11 gennaio condivise con l’Organizzazione Mondiale della Sanità le informazioni in suo possesso.
Secondo il giornale newyorkese, Pechino non avrebbe chiuso per tempo i mercati all’ingrosso di animali vivi, focolaio della pandemia. Settimane in cui la proliferazione dei contagi avrebbe quindi avuto effetti esponenziali. Non solo, la fase iniziale sarebbe stata fondamentale per aiutare gli studiosi di tutto il mondo a capire le modalità di diffusione e iniziare a predisporre le contromisure.
La salute e il braccio di ferro tra grandi potenze
Il Covid si conferma per l’ennesima volta un’arma utilizzata a fini geopolitici, volta a minare la fiducia nei rivali e offuscarne il soft power. Chissà se nei prossimi anni arriveremo a conoscere l’origine del virus. Ancora non è chiaro, infatti, se esso sia fuoriuscito da un laboratorio oppure se il passaggio di specie sia avvenuto naturalmente. Il primo caso aprirebbe quesiti inquietanti circa un’eventuale intenzionalità da parte di questa o quella grande potenza. A proliferare non sono solo agenti virali ma anche i conflitti per l’egemonia, come drammaticamente confermato dalle notizie di questo biennio.
Dall’inizio della pandemia al 31 dicembre 2023, secondo i dati dell’Oms, sono stati oltre 7 milioni i morti ufficiali per Covid. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità considera però i casi registrati soltanto una parte di quelli reali. Questi potrebbero essere tre volte di più. Oltre 20 milioni dunque, come evidenzia Maria Van Kerkhove, Responsabile tecnico per la risposta alla pandemia di Covid. A prescindere dalla bandiera di appartenenza, auspichiamo che presto si possa conoscere la verità sul patogeno che ha cambiato le nostre vite, spezzandone a decine di milioni.