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Dimagrire, perchè. L’Emigrato riluttante e le trappole della “dieta perfetta”.

Dal business delle diete ai bypass intestinali o bendaggi gastrici, la perdita di peso passa attraverso il cambiamento di prospettiva. Perchè in America il body shaming sdogana l'obesità.


Luca Lionello by Luca Lionello
Aprile 7, 2021
in Archivio, Ultimissime, Vita per Caso di un Emigrato Riluttante
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Home – Italia Report USA
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Seconda puntata 

Siete soddisfatti? State tutto sommato non così malaccio. Vabbè, la “pancetta” ad una certa età è cosa normale, o no? D’altronde, con tutti sti programmi acquolinosi di Masterchef canali culinari, con tutta questa offerta strabiliante di cibo meraviglioso a prezzi mica poi esorbitanti, come fai a resistere?

Ma il punto fondamentale è questo: siete soddisfatti, siete arrivati, siete contenti? Allora dimagrire non fa per voi. Perché  non basta la paura, non basta il fiatone, o i vestiti sempre più stretti, per farvi dimagrire. Se la gnagnera post prandiale è la tiepida culla per i vostri sogni di benessere, dimagrire non fa per voi. Se il cibo è l’unica consolazione per una vita faticosa e siete del tipo: ”Lasciatemi almeno l’amatriciana”, no, dimagrire non fa per voi. Perché con la pizza e la carbonara si riempiono i buchi: quei buchi neri della vita dove, ogni volta che ci vanno le ruote fragili della nostra anima, si sfonda il copertone e si scassano i semiassi. Quei buchi neri lì, è facilissimo riempirli di mortadella. Come ho fatto io per 45 anni.

Perché dimenticatevi che per dimagrire basti mettersi a dieta, magari sull’onda del terrore dello sciopòn. Perché  dimagrire significa cambiare prospettiva. Anche sullo sciopòn. Tutta la prospettiva, dovete cambiare. Come un trucco al motore. Dovete mettere il turbo e le bombole di nitrato. Dovete anelare alla vertigine. Tutti cercano di vendervi la dieta perfetta: quella dove mangi a crepabudella e dimagrisci lo stesso. Magari pigramente, facendo venti minuti di cyclette al giorno, guardando una serie su prime, avvolti nella tuta in plastica cromata che fa sudare. Tutti vogliono i vostri soldi. Qui in Usa, ma non solo, vendendovi miracolosi integratori, anoressanti, riempitivi, anabolizzanti, fortemente lassativi, depuranti, mistici. Oppure vogliono mettervi le mani addosso. Con mirabolanti operazioni di chirurgia bariatrica, tecnica inventata negli States, proprio per trattare l’obesità grave dato che il  problema è nato qui. È nato con un venditore di popcorn e bibite di un cinema, che si accorse che la gente non era disposta a pagare due confezioni di pop corn, non tanto per il costo ma perché si vergognava a comprarne due. Così si inventò le porzioni maggiorate che poteva vendere a più del doppio, investendo solo il 10% in più. I dati allarmanti di un’industria che solo negli usa vale 72 miliardi di dollari: https://www.businesswire.com/news/home/20190225005455/en/The-72-Billion-Weight-Loss-Diet-Control-Market-in-the-United-States-2019-2023—Why-Meal-Replacements-are-Still-Booming-but-Not-OTC-Diet-Pills—ResearchAndMarkets.com riferiscono che la percentuale di americani a dieta è in costante calo. A causa proprio di questa “positività del corpo grasso”, la presa di coscienza del body shaming come fattore discriminante ed infamante. Insomma, si stanno arrendendo. Riguardo alla chirurgia bariatrica, tuttavia, forse non vi hanno detto che comunque vi tocca fare una dieta liquida di almeno un mese, prima dell’operazione. Un mio amico l’ha presa alla lettera: liquido d’elezione? Martini cocktail.

Oppure siete convinti che per dimagrire basti infilarsi un sondino nel naso ed andare in giro per un mese con un sacchetto di robaccia biancastra appeso sotto le ascelle, come se aveste una brutta malattia, pur di non fare la fatica di cambiare prospettiva. Questa via è tutta italiana

http://www.dimagrireconsondino.com/.

Sperimentata da alcuni amici, come tutti trucchi non funziona, oltre ad essere ridicola. Certo, lì per lì dimagrisci ma i chili sono come Pollicino. Ritrovano sempre la strada di casa: un taralluccio, qui, un bicchierino lì. Che vuoi che sia, una fettina di salame?

 Il prossimo orizzonte è la realizzazione di cibi finti. Cibi che non hanno calorie ma che sono quasi come quelli veri.

 Il primo che inventa  una buona  farina a zero calorie, che funziona per fare pane pasta e dolci, ma buona davvero, diventa più ricco di Bill Gates. A quel punto sarà la fine: ci mangeremo il mondo sotto forma di panino-pizza-spaghetto-sensual-morboso. Perché tutti noi vogliamo la quadratura del cerchio, la cosa magica. Botte piena, moglie ubriaca. E comunque se pensate che la dieta mediterranea sai la cosa migliore del mondo, siate pronti a ricredervi : leggete questo libricinio divertente ed istruttivo. https://www.libreriauniversitaria.it/abbasso-dieta-mediterranea-guzzanti-paolo/libro/9788874244898

Il cibo è la soluzione semplice per tutti i problemi. Perché ci hanno convinto che va bene così, che è normale. La società lo chiede, i vostri amici lo chiedono. Qualcuno mi ha detto: “Ma quando torni normale? Perché sennò diventi antipatico”. Che cosa orribile la normalità. Ma torniamo all’argomento della seconda puntata: dimagrire perché? Perché lo schema dell’abboffo è noioso e ripetitivo, alla nausea. L’orizzonte è ristretto ed ingombro solo di pata negra e tartare di tonno, oppure di big Mac e pizza pepperoni e cocacaola. Io non sono soddisfatto, mangiare non mi basta. Mi guardo e mi faccio davvero schifo. Poi ho sempre in mente le parole di Steve Jobs: “stay hungry, stay crazy”. Ed aveva capito tutto, Steve. La fame aguzza l’ingegno. E poi ho provato a farmi stare simpatico quel ciccione orrendo e fintamente gioviale che mi guardava dallo specchio, ma non ci sono riuscito proprio. Lo odiavo. Quando è arrivata la fregatura? Perché c’è sempre una fregatura dietro le tossicodipendenze. Tra i nove ed i 12 anni è arrivata la fregatura. Certo, prima non c’erano tutta una serie di problemi, ma non c’era neanche l’idea che pane e mortadella potessero essere una soluzione per gli stessi. Quindi cosa avevo o non avevo tra i nove ed i 12 che oggi ho o che mi manca? Entusiasmo avevo. Sogni ed un rapporto diverso con la realtà. Tutto era possibile. Poi la vita, poi scendere dal pero. Poi compromessi, poi il cibo facile e felice, il benessere, il buco.

 

 

Allora perché dimagrire? Per viaggiare indietro nel tempo. Perché ho smesso di usare la Cpap per dormire, perché tra poco smetterò anche di prendere i farmaci per la pressione. Per l’energia che finalmente è arrivata, per tornare a ballare ed a giocare a tennis. Magari lanciarmi con il parapendio insieme a mia figlia. Ma sopratutto per non dargliela vinta a questo sistema. Perché noi, per questo sistema, non siamo molto diversi dai polli, dalle mucche o dai maiali. Ci ingozzano per riempirsi le tasche. Ci ingozzano sapendo che ci ammaleremo e che per la nostra paura e pigrizia spenderemo miliardi in medicine inutili e dannose, che ci faranno ammalare ancora di più. Dimagrire perché è il miglior modo per allungarsi la vita di quel tanto da permettere alla scienza di curare anche le tare genetiche, per una lunga e bella vita, non piegati dell’artrosi, dalla sindrome metabolica, da quattro bypass cardiaci. Battere la vecchiaia, fare una scommessa con se stessi. Dimagrire perché oggi, nel nostro occidente privilegiato e consumista, dimagrire è il primo atto davvero rivoluzionario e non violento che possiamo fare per cambiare le cose, l’economia, l’ambiente. Perché dimagrire è il primo passo verso la bellezza. Non solo quella personale, ma quello stato d’animo che ci permette di accorgerci delle cose belle, senza sentirsi, come mi sentivo io, osceni e fuori posto nei confronti della bellezza tutta. Dimagrire perché il cibo che ingrassa oggi è pornografia di pessima qualità, mentre potrebbe essere un gioco erotico raffinatissimo e molto più soddisfacente. Ecco sì, dimagrire è una possibilità di recuperare il senso erotico della vita. Il primo passo. Non vi basta? Allora dimagrire non fa per voi. Anche perché, come dice la mia dietologa preferita: “Dimagrire non è guarire”. Dimagrire non basta. Io voglio di più. La vita è “una” e voglio molto di più di un buffet “all you can Eat” per 10 $. E vi dimostrerò che dimagrire è anche un viaggio verso sapori e terre nuove, un avventura. Uno strumento per scoprire di se stessi. Più grandi, più alti, più fieri. Non pensate alla dieta. Non guardate il dito, guardate le luna.


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