La Camera contro ByteDance
La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha votato favorevolmente un disegno di legge che dà alla holding cinese ByteDance, proprietaria di TikTok, sei mesi di tempo per cedere le attività statunitensi dell’app, altrimenti sarà messa al bando. La proposta è stata approvata a larga maggioranza come previsto. Il disegno di legge potrebbe incontrare qualche resistenza in più al Senato.
L’esito finale del voto rischia di inasprire ulteriormente i legami tra Cina e Stati Uniti. Da tempo infatti Washington cerca di limitare l’utilizzo dell’applicazione sul suolo nazionale perché ipotizza che questa possa cedere al governo di Pechino dati personali sui circa 170 milioni di americani che la utilizzano. Joe Biden compreso.
Quando il mese scorso la campagna per la rielezione di Biden è sbarcata su TikTok nel tentativo di fare presa sui più giovani, i funzionari di TikTok hanno sperato che almeno per quest’anno la proposta di legge sarebbe stata accantonata.
La proposta
Come detto, la proposta di legge chiede a ByteDance di vendere TikTok entro i prossimi sei mesi. In caso contrario, quest’ultima verrà bandita dagli store di applicazioni Apple e Google negli Stati Uniti. L’approvazione di questa legge potrebbe creare i presupposti per un intervento presidenziale nel caso in cui altre app cadessero sotto il controllo di un Paese considerato avversario degli Stati Uniti.
Michael Beckerman, vicepresidente per le politiche pubbliche di TikTok, sostiene che “quest’ultima legislazione, approvata a una velocità senza precedenti senza nemmeno il beneficio di un’udienza pubblica, pone serie preoccupazioni costituzionali”. Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha evidenziato che malgrado non sia mai stato dimostrato con i fatti che TikTok minacci la sicurezza nazionale americana, il governo di Washington non ha mai smesso di reprimere il social.
La mano lunga di Pechino
I co-sponsor della proposta, il repubblicano alla Camera Mike Gallagher e il democratico alla Camera Raja Krishnamoorthi, sostengono che il disegno di legge non costituisce di per sé un divieto di TikTok. L’obiettivo è piuttosto che la società cinese ByteDance disinvesta da TikTok. Lo ha ribadito ieri il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, dicendo che l’obiettivo è porre fine alla proprietà cinese. “Vogliamo che TikTok, come piattaforma, sia di proprietà di un’azienda americana o di proprietà della Cina? Vogliamo che i dati di TikTok – dati dei bambini, dati degli adulti – restino qui in America o vadano a Cina?”
L’amministratore delegato di TikTok, Shou Zi Chew si trova oggi a Capitol Hill per una visita già programmata per parlare della proposta con i senatori. Ancora prima del voto della Camera, la società si è espressa sulla questione con un comunicato. “Questa legislazione ha un risultato predeterminato: il divieto totale di TikTok negli Stati Uniti”. “Il governo sta tentando di privare 170 milioni di americani del loro diritto costituzionale alla libera espressione”, ha aggiunto.
Verso un bando definitivo?
Per ora non si sa se il governo cinese approverebbe una vendita o se le attività americane di TikTok potrebbero essere cedute entro fine anno. Se ByteDance non procedesse in questo senso, gli app store di Apple, Alphabet, Google e altri potrebbero non offrire più TikTok o non fornire servizi di web hosting alle altre app di proprietà di ByteDance. Non è la prima volta che il governo di Washington cerca di mettere alle strette la società. Nel 2020 infatti, l’allora presidente Donald Trump aveva cercato di vietare TikTok e WeChat, ma l’iniziativa era stata bloccata a livello legale.
La proposta adottata dalla Camera dovrà affrontare un percorso meno prevedibile al Senato degli Stati Uniti. Infatti, alcuni senatori preferirebbero un approccio diverso dal divieto sulla regolamentazione delle app di proprietà straniera che potrebbero porre problemi di sicurezza. Il leader della maggioranza al Senato, Chuck Schumer, non ha ancora delineato il suo piano d’azione.
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