“Il cessate il fuoco è ora in vigore. Vi prego, non violatelo. Donald J. Trump, presidente degli Stati Uniti”. Nel momento più complicato per gli intrecci che si erano venuti a creare, il capo della Casa Bianca ha annunciato l’inizio del cessate il fuoco tra i due Paesi al 12esimo giorno di guerra, rivolgendo un accorato appello ai belligeranti.
I post di Trump e i dettagli sul traguardo
Nell’ultimo attacco condotto dagli iraniani contro Israele, costato la vita a quattro persone, sono stati lanciati 10-15 missili in sei ondate, hanno fatto sapere le IDF in una prima valutazione. Mentre le sirene risuonavano nello Stato ebraico, poco dopo le 4 ora italiana, Donald Trump ha pubblicato un post nel quale ha scritto: “Israele e Iran sono venuti da me, quasi contemporaneamente, e mi hanno detto: ‘PACE!’. Sapevo che il momento era ORA. Il mondo e il Medio Oriente sono i veri vincitori! Entrambe le nazioni vedranno un enorme amore, pace e prosperità nel loro futuro. Hanno così tanto da guadagnare e così tanto da perdere se si allontanano dalla strada della GIUSTIZIA e della VERITÀ. Il futuro di Israele e dell’Iran è illimitato e pieno di grandi promesse. DIO VI BENEDICA ENTRAMBI!”.
E poi ancora, poco prima delle 6, in un riferimento all’attacco di sabato contro i siti nucleari iraniani, il presidente statunitense ha rimarcato il peso dell’operazione militare condotta: “Non avremmo potuto concludere l’accordo di oggi senza il talento e il coraggio dei nostri grandi piloti di B-2 e di tutti coloro che erano associati a quell’operazione. In un certo modo, molto ironico, quel ‘colpo’ perfetto, a tarda sera, ha messo tutto insieme e l’accordo è stato fatto”.
In un altro messaggio il tycoon ha specificato le varie tappe di un giorno che sembra allontanare il Medio Oriente (e non solo) da una catastrofe: “Ufficialmente, l’Iran darà inizio al cessate il fuoco, alla dodicesima ora Israele darà inizio al cessate il fuoco e, alla ventiquattresima ora, il mondo saluterà la fine ufficiale della guerra dei 12 giorni. Durante ogni cessate il fuoco, l’altra parte rimarrà pacifica e rispettosa”.
Gli elogi di Vance e la promessa mantenuta
In un’intervista a Fox News, il vicepresidente USA J.D. Vance ha magnificato il lavoro del commander in chief: “Ci stavamo lavorando proprio mentre lasciavo la Casa Bianca per venire qui. Quindi è una buona notizia che il presidente sia riuscito a raggiungere il traguardo”.
La base repubblicana e diversi componenti dell’amministrazione erano in fermento da giorni per il coinvolgimento degli Stati Uniti in una guerra iniziata dal premier israeliano Benjamin Netanyahu. L’elettorato americano ha scelto Trump anche per la sua promessa di chiudere il conflitto in Ucraina e spegnere sul nascere gli altri focolai esistenti. La mossa trumpiana ha inoltre certificato la poca incisività dell’UE e tolto ad altri attori la possibilità di guadagnare ulteriori spazi di manovra.
Prima i missili iraniani, poi la fumata bianca
L’intesa è arrivata a poche ore dalla rappresaglia di Teheran contro la base USA di Al Udeid. Il lancio di 12 missili non ha provocato alcuna vittima. Donald Trump ha ringraziato gli iraniani per “per averci avvisato tempestivamente”, permettendo così “di non perdere vite umane né di lasciare che nessuno venisse ferito”.
Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian “si è rammaricato” per l’attacco condotto contro la base vicino a Doha. Lo ha fatto sapere il primo ministro del Qatar Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al Thani durante una conferenza stampa congiunta con il primo ministro libanese Nawaf Salam.
Adesso tocca a Israele e Iran mantenere i patti
Sul futuro della regione pende però una pericolosa spada di Damocle. Entrambi i Paesi, infatti, denunciano attacchi da parte del rivale. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si è detto “non contento” per le violazioni del cessate il fuoco. Parlando con i giornalisti prima di decollare per L’Aja, dove parteciperà al summit della NATO, il capo della Casa Bianca ha sottolineato di essere “davvero scontento” per Israele.





