Ormai è diventata un’abitudine. Triste per i tifosi della Fiorentina, particolarmente soddisfacente per quelli della Juve. Il miglior talento viola che passa in bianconero è solo un dèjá vu che ha inizio più di 30 anni fa, esattamente nel 1990. Dusan Vlahovic sabato sosterrà le visite al J-Medical di Torino, ma è solo l’ultimo della lista di 4 giocatori che hanno spezzato il cuore ai tifosi della Viola. Firmerà un contratto quinquennale da 7 milioni netti a stagione (contro gli 800 mila attuali). Potrà giocare gli ottavi di Champions e aiutare la squadra di Allegri a qualificarsi per la prossima. La Juve ha fatto un sforzo enorme dal punto di vista economico: 67 milioni di euro più 7 di eventuali bonus. L’acquisto più esoso di sempre del mercato di gennaio italiano.
Roby Baggio, il primo dei “traditori”
Il Divin Codino sarà pure stato il primo a lasciare il Franchi per Torino, ma se non altro lo fece a malincuore. Quasi imbarazzato da quel trasferimento dopo 5 anni a Firenze, il suo procuratore Antonio Caliendo all’epoca disse: «Era come se avessero strappato un figlio alla madre». Un legame forte che si notò in maniera particolare al ritorno di Baggio a Firenze nel 1991 per la prima da avversario. Sugli spalti del Franchi fu un mix di fischi e applausi. Roby si rifiutò di battere un rigore contro la sua ex squadra: la motivazione ufficiale fu che il portiere, Mareggini, lo conoscesse fin troppo bene. Uscì dal campo salutando tutti e raccogliendo anche una sciarpa viola lanciata dagli spalti.
Bernardeschi e Chiesa, amari addii
Sono poi passati quasi tre decenni dai successivi, ma gli altri addii sono stati altrettanto dolorosi, se non altro perché si è trattato di giocatori che, a differenza di Baggio, sono cresciuti proprio nella Fiorentina. Federico Bernardeschi, in primis: talento di Carrara esploso nelle giovanili viola e poi in prima squadra con quel piede mancino che ha fatto sognare (forse illudere) un bel po’ di tifosi. Il suo trasferimento a Torino è arrivato nel luglio del 2017 per ben 40 milioni di euro. Una cifra importante, che però non ha attutito il dispiacere del pubblico viola e di molti ‘haters’ che all’epoca – in buona parte – lo insultarono pesantemente sui social.
Discorso simile vale per Federico Chiesa, figlio d’arte. Anche qui le cifre sono importanti: 10 di prestito, 40 più 10 di bonus per il riscatto obbligatorio da parte della Juve. Dal viola al bianconero senza battere ciglio. Il calcio romantico è un concetto rimasto solo nel cuore dei tifosi e di pochissimi addetti ai lavori. Tra questo non c’è Dusan Vlahovic e non c’è nemmeno Rocco Commisso. Cedere il suo centravanti alla Juve è una mossa poco popolare, ma in tempi di pandemia e con gli incassi in calo, il ‘business’ viene prima di tutto.




