I risultati della ricerca relativa al vaccino anticovid-19 pubblicata lunedi sulla rivista scientifica Lancet, regala uno slancio di speranza a tutto il mondo, soprattutto a quei paesi stretti nella morsa del virus come gli Stati Uniti.
L’istituto Jenner dell’ Università di Oxford ha reso noti i risultati preliminari degli studi riferiti alla fase 1-2 di sperimentazione che si è svolta tra il 23 aprile e il 21 maggio 2020.
I ricercatori britannici hanno coinvolto 1077 partecipanti di età compresa tra 18 e 55 anni, la metà dei quali ha ricevuto realmente la dose di vaccino.
Dai risultati ottenuti gli scienziati hanno potuto affermare di aver scoperto che il loro vaccino sperimentale anti COVID-19, ha prodotto una doppia risposta immunitaria rimasta attiva nei due mesi successivi l’immunizzazione.
Seppure il dott. Adrian Hill, direttore del Jenner Institute dell’Università di Oxford ha affermato “Ulteriori studi sono necessari per confermare se il vaccino protegga effettivamente dal Covid-19” ha poi aggiunto “Stiamo assistendo a una buona risposta immunitaria in quasi tutti, ciò che questo vaccino fa particolarmente bene è innescare entrambe “le braccia” del sistema immunitario.”
Le parole del dottor Hill accendono dunque la speranza, quella che pochi giorni fa veniva a mancare, ovvero la possibilità che si potesse creare un’immunità al Covid-19 giacché sino ad ora un buon numero di persone che hanno contratto la malattia si sono riammalate o non hanno mostrato la presenza di anticorpi nel sangue.
Dagli studi sugli effetti collaterali si è visto inoltre che il vaccino sperimentale COVID-19 ha causato effetti collaterali minori rispetto al vaccino in commercio contro la meningite.
Ma la ricerca per valutarne l’efficacia prosegue coinvolgendo molti paesi con circa 10.000 persone nel Regno Unito, Sud Africa e Brasile, mentre negli Stati Uniti l’ obiettivo è arruolare 30.000 persone da sottoporre alla sperimentazione.
La eco della notizia pubblicata lunedì sulla rivista Lancet ha in breve raggiunto ogni angolo del pianeta diffondendo ottimismo anche negli USA dove la curva dei contagi continua inesorabilmente ad aumentare soprattutto in alcuni Stati come la California con 389.230 e la Florida con 360.394 mentre New York dove i contagi sono in flessione, mantiene il triste primato con 421.477 casi confermati.
Lo Stato della Florida ha visto nelle ultime settimane un aumento giornaliero in media di 10.000 casi, con una concentrazione nella Contea di Miami-Dade.
Il totale dei ricoverati è passata nelle ultime ore dai 9.351 di domenica a 9.475 di lunedì ed i posti letto nella terapia intensiva iniziano a scarseggiare soprattutto dove la concentrazione dei casi è maggiore.
Nel tentativo di rallentare la diffusione del coronavirus, la Contea di Miami-Dade, nell’ area più colpita di Miami, sta offrendo centinaia di camere d’albergo gratuite ai residenti con o senza sintomi che devono isolarsi dai membri della famiglia mentre attendono i risultati dei test, nonché per le persone che sono state esposte a persone risultate positivo,.
I funzionari della Contea hanno messo a disposizione il numero telefonico 305-614-1716 in funzione tutti i giorni dalle 8:00am alle 5:00pm.
Nel disperato tentativo di sensibilizzare la popolazione e tentare di rallentare i contagi, il sindaco di Miami- Dade, Carlos A. Gimenez, ha affermato “Mentre continuiamo ad adottare misure severe per ridurre la diffusione del virus, dobbiamo fare tutto il possibile per proteggere i nostri anziani e le famiglie a rischio, così come il nostro personale ospedaliero, che ha lavorato senza sosta durante questa pandemia”