Trump: “Io malato? Fake news”
Negli ultimi giorni le condizioni di salute di Donald Trump hanno conquistato il centro del dibattito. Prima le foto dei lividi sulle mani, che la Portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha imputato a una “insufficienza venosa cronica”, poi la scomparsa dai media televisivi per alcuni giorni. Tanto è bastato per scatenare commentatori e utenti sulle reali condizioni di Trump.
Ecco dunque che l’hashtag #whereistrump e #trumpisdead sono schizzati su X, mentre ricerche analoghe hanno intasato il web. A tutto questo si sono accompagnati i rumors e le ricostruzioni circa lo stato di salute reale del Presidente. In molti hanno addirittura chiesto prove della permanenza in vita del tycoon, nonostante un suo post, pubblicato a un certo punto per smentire le voci, recitasse: “Mai stato meglio in vita mia”. Tale messaggio, peraltro, era stato scritto con tutte le lettere maiuscole, come è solito fare Trump quando vuole sottolineare qualcosa d’importante.
A fugare ogni dubbio, alla fine, è stata una conferenza stampa tenutasi ieri alla Casa Bianca, in cui Trump ha annunciato il trasferimento dello Space Command in Alabama (attualmente è in Colorado).
“Dicono che sono morto? Davvero?”, chiede incredulo ai giornalisti che gli chiedono un commento. “La scorsa settimana ho fatto molte conferenze stampa – ha rincalzato Trump – sono andate tutte benissimo. Non ho fatto niente per 2 giorni e hanno iniziato a dire ‘c’è qualcosa che non va’. Biden non faceva nulla per mesi e andava tutto bene”.
“Ho fatto un’intervista durata circa un’ora – ha poi spiegato – ho partecipato a programmi, ho fatto post su Truth. Nel mio golf club ho visto molte persone, sono stato molto attivo nel weekend. Ecco perché i media, che si sono chiesti ‘starà bene?’ sono così poco credibili”.
In effetti in passato i media non avevano mostrato lo stesso zelo quando le capacità cognitive del suo predecessore erano palesemente venute meno. Forse, però, è anche per lo shock causato da Biden che ora gli americani sono ancora più attenti a un aspetto un tempo dato per scontato: ossia che il comandante in capo stia bene e possa guidare la nazione fuori dalle tempeste del nostro tempo.





